Disponibili le proposte emendative dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) inviate nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati al ddl di conversione del decreto legge PA 2025.


Le modifiche proposte dall’Anci mirano a migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione locale, garantendo maggiore flessibilità nella gestione del personale e nell’assegnazione delle risorse economiche.

Il provvedimento introduce misure urgenti per il reclutamento e il funzionamento della pubblica amministrazione. Di seguito, alcune delle principali proposte avanzate.

Miglioramenti retributivi per il personale a tempo determinato e welfare aziendale

L’Anci propone di ampliare il trattamento economico accessorio anche ai lavoratori con contratti a tempo determinato, garantendo un allineamento con quanto previsto per il personale stabile. Inoltre, viene suggerito che le risorse destinate al welfare integrativo negli enti locali non rientrino nei limiti imposti dall’art. 23 del decreto legislativo n. 75/2017, ma siano regolate esclusivamente dalle disposizioni del contratto collettivo nazionale.

Questa modifica intende armonizzare i salari accessori in base all’incremento del personale, includendo i lavoratori impiegati per l’attuazione del PNRR. L’adeguamento non comporterebbe oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, poiché i fondi destinati al trattamento economico verrebbero riequilibrati alla cessazione dei contratti a termine.

Adeguamento dei fondi per il personale degli enti locali

Un altro emendamento prevede che i finanziamenti destinati al personale degli enti locali vengano incrementati da 190 a 250 milioni di euro. Questa misura è pensata per equiparare le risorse degli enti territoriali a quelle già previste per i ministeri e la Presidenza del Consiglio. L’assegnazione dei fondi dovrebbe avvenire tramite decreto del Ministro dell’Economia, previa intesa con la Conferenza Stato-Città.

Mobilità del personale e concorsi pubblici

L’Anci propone di modificare la disciplina sulla mobilità dei dipendenti pubblici, limitando l’obbligo per gli enti locali di destinare il 15% delle proprie facoltà assunzionali alle procedure di mobilità interna solo nel caso in cui il piano preveda almeno dieci nuove assunzioni. Questa modifica mira a evitare distorsioni che potrebbero penalizzare soprattutto i comuni di medie e piccole dimensioni, i quali spesso bandiscono concorsi per un numero ristretto di posti.

Distacchi e assegnazioni temporanee

Un ulteriore intervento riguarda la regolamentazione dei distacchi del personale degli enti locali. L’Anci chiede che fino al 31 dicembre 2026, per trasferire temporaneamente personale dirigenziale o non dirigenziale ad altre amministrazioni, sia necessario il nullaosta dell’ente di appartenenza. Questa proposta nasce dall’esigenza di evitare che i comuni vengano privati improvvisamente di risorse umane essenziali per l’attuazione del PNRR.

Proroga dell’utilizzo delle graduatorie dei concorsi pubblici

L’Associazione chiede inoltre di estendere la validità delle graduatorie dei concorsi banditi nel 2025, in modo da garantire continuità nella selezione del personale anche nel caso di ritardi dovuti a ricorsi o prove suppletive. Questo emendamento punta a semplificare le procedure di assunzione per gli enti locali, consentendo una programmazione più efficace del personale.

Assunzione di segretari comunali nei piccoli Comuni

L’Anci propone di riformulare l’articolo 9 del decreto per consentire ai piccoli comuni di utilizzare le risorse stanziate dal Fondo DPCM 30 dicembre 2022 per coprire i costi delle assunzioni a tempo determinato dei segretari comunali. L’obiettivo è garantire una maggiore stabilità amministrativa nelle realtà locali, spesso penalizzate dalla difficoltà nel reperire queste figure professionali.

Decreto Legge PA 2025: le proposte di modifica da parte dei Comuni

Qui il documento completo.