La nota di lettura dell’ANCI relativa al “Decreto Coesione” fornisce un’analisi dettagliata delle principali norme che impattano su Comuni e Città metropolitane.


Il “Decreto Coesione“, vale a dire il Decreto-legge del 7 maggio 2024, n. 60, convertito in legge il 4 luglio 2024, n. 95 e  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 6 luglio 2024, introduce una serie di disposizioni per accelerare lo sviluppo infrastrutturale, economico e amministrativo del Mezzogiorno e di altre aree strategiche d’Italia.

Le norme riflettono una collaborazione più stretta tra Stato, enti locali e regionali, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e migliorare l’efficacia delle politiche di coesione.

Scopriamo attraverso la nota dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani quali saranno le novità per gli enti locali.

Decreto Coesione: nota di lettura dell’Anci

Il decreto introduce disposizioni urgenti per accelerare l’attuazione delle politiche di coesione, specialmente in complementarità con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), focalizzandosi su settori strategici prioritari, in particolare per il periodo 2021-2027.

Settori strategici della politica di coesione (Art. 2)

L’articolo stabilisce le linee guida per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse destinate alla politica di coesione. Settori chiave includono:

  • Risorse idriche
  • Infrastrutture per il rischio idrogeologico e idraulico
  • Gestione dei rifiuti
  • Trasporti e mobilità sostenibile
  • Energia e sviluppo sostenibile
  • Attrattività delle imprese, con attenzione alla transizione digitale e verde.

Cabina di regia (Art. 3)

Questo organo, modificato durante l’esame parlamentare, facilita il coordinamento tra Stato, Regioni, Province autonome e Enti locali per l’attuazione delle politiche di coesione europee. L’inserimento del Presidente dell’ANCI nella Cabina è stato approvato, conferendo maggiore rappresentanza agli Enti locali.

Individuazione degli interventi prioritari (Art. 4, commi 1-6)

Le amministrazioni responsabili dei programmi di coesione 2021-2027 devono identificare interventi prioritari entro il 4 ottobre 2024, corredati da cronoprogrammi dettagliati. Il Dipartimento per le politiche di coesione verifica la coerenza degli interventi e convoca la Cabina di regia per la loro approvazione.

Piano strategico della ZES Unica Mezzogiorno (Art. 4, comma 7)

Il termine per l’adozione del piano strategico per la Zona Economica Speciale (ZES) è fissato al 31 luglio 2024. Questo prevede un’ampia collaborazione interministeriale per l’approvazione del piano.

Rafforzamento della capacità amministrativa (Art. 6, commi 1-4)

Il decreto prevede misure per migliorare la capacità amministrativa degli enti attuatori delle politiche di coesione, inclusa la possibilità di utilizzare risorse del Programma operativo complementare per selezionare e assumere personale specializzato fino al 31 dicembre 2026.

Fusioni di Comuni (Art. 6, comma 6-bis)

Sono previsti contributi straordinari per le fusioni di Comuni, con un incremento di 5 milioni di euro all’anno per il periodo 2024-2028.

Perequazione infrastrutturale per il Mezzogiorno (Art. 11, commi 1-3)

Il Fondo perequativo infrastrutturale è rinominato “Fondo perequativo infrastrutturale per il Mezzogiorno”, destinato a selezionare interventi prioritari per lo sviluppo infrastrutturale del Sud. Le Città metropolitane e i comuni capoluogo sono inclusi tra le amministrazioni responsabili.

Clausola del 40% per investimenti nel Mezzogiorno (Art. 11, commi 5-7)

La quota delle risorse ordinarie destinate agli investimenti nelle regioni del Sud viene elevata dal 34% al 40%, applicandosi a programmi di spesa finalizzati alla crescita e allo sviluppo del territorio.

Il documento completo

È disponibile qui.