Renzi è convinto di riuscire a sbloccare tutti i debiti che lo Stato ha contratto con le imprese – si calcola che siano almeno 68 miliardi di euro – in una volta sola; il provvedimento, ha spiegato il premier, potrebbe addirittura risultare determinante per finanziare altre poste di bilancio, dal momento che il credito erogato alle aziende cui spetta viene, di fatto, immesso nell’economia reale. Il conseguente aumento della produttività, quindi, determinerebbe più entrate, grazie all’allagamento della base imponibile. Vediamo di seguito la bozza del disegno di legge approvata dal Cdm.
TEMPI DI PAGAMENTO – Palazzo Chigi ha spiegato che “nelle more dell’avvio della fatturazione elettronica, i creditori e le amministrazioni comunicheranno i dati relativi alle fatture tramite la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni”. Il credito, una volta certificati i requisiti, dovrà essere liquidato entro 30 giorni.
SANZIONI E INCENTIVI – Le P.A. che rispetteranno i tempi stabiliti e che sottoscriveranno mutui con la Cdp godranno di incentivi in termini di maggiore autonomia finanziaria. Quelle che, invece, non li rispetteranno, registrando nei pagamenti superiori ai 60 giorni nel 2014 e a 30 giorni dal 2015, nell’anno successivo non potranno assumere nuovo personale a nessun titolo e con nessun tipo di contratto, nemmeno di collaborazione.
GARANZIE PER LE P.A. – “Lo Stato offre una garanzia sui debiti di parte corrente delle Pubbliche Amministrazioni al momento della cessione agli intermediari finanziarie”. Le aziende creditrici potranno cedere “pro-soluto il credito certificato e assistito dalla garanzia dello Stato ad una banca o ad un intermediario finanziario, anche sulla base di apposite convenzioni quadro”. La Cdp può acquistare presso le banche i crediti garantiti dallo Stato.
ANTICIPI DI LIQUIDITA’ – Gli enti territoriali potranno godere di ulteriori anticipi di liquidità attraverso un incremento del fondo preposto.
PATTO DI STABILITA’ – Si prevede un allentamento per consentire “il pagamenti di debiti di parte capitale al 31 dicembre 2013”.
FONTE: CGIA Mestre