ddl-autonomia-conferenza-unificataAll’interno dell’ultima seduta della Conferenza Unificata è arrivato il via libera al Ddl Autonomia: ecco i dettagli.


A renderlo noto è stato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli: il via libera della Conferenza Unificata potrebbe adesso spianare la via all’approvazione definitiva del testo da parte del Consiglio dei Ministri.

L’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario fa seguito alle disposizioni contenute nell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.

Ddl Autonomia: via libera della Conferenza Unificata

La riunione di ieri pomeriggio della Conferenza ha dato l’ok con il voto a favore di quasi tutte le Regioni: il voto contrario arriva da quattro regioni: Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia.

In pratica la questione, come lo è sempre stata, è diventata terreno per lo scontro politico: le Regioni guidate dal centrodestra approvano mentre quelle di centrosinistra lo bocciano.

Questo Ddl, si ricorda, prevede la possibilità di attribuire forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni a statuto ordinario (c.d. “regionalismo differenziato” o “regionalismo asimmetrico“, in quanto consente ad alcune Regioni di dotarsi di poteri diversi dalle altre), ferme restando le particolari forme di cui godono le Regioni a statuto speciale (art. 116, primo comma).

Maggiori informazioni sul testo di riforma sono disponibili in questo articolo.

Le dichiarazioni del Ministro Calderoli e di Massimiliano Fedriga

Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha annunciato con soddisfazione il via libera:

Dopo aver già accolto le richieste delle regioni nel precedente tavolo anche le proposte emendative di Anci e Upi sono state ricevute e verranno portate in pre-Consiglio per una valutazione del loro inserimento nel ddl definitivo.

Ulteriori proposte potranno essere presentate come proposte emendative, durante l’esame del Parlamento. Per il resto anche nelle sedute odierne i lavori si sono svolti sempre con pragmatismo e volontà di cooperare.

I quattro principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia prefissati fin dalla prima riunione continuano ad essere rispettati da tutti. Un elemento incoraggiante e che soprattutto garantisce alle Conferenze di proseguire nei lavori”, conclude il ministro.

Ecco invece cosa ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che auspica una ricomposizione con le Regioni che hanno votato contro:

Alcune Regioni si sono differenziate dalla maggioranza, mi auguro che con il prosieguo del processo che vedrà l’attuazione dell’autonomia differenziata si possa trovare una ricomposizione con le regioni che oggi hanno espresso parere contrario“.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it