covid-19-sicurezza-dipendenti-pubbliciSottoscritto il Protocollo quadro per l’implementazione delle misure per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro, in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19.


Lo ha reso noto in questi giorni la CGIL Nazionale, che di recente ha anche diffuso il testo dell’intesa raggiunta.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha così ratificato il protocollo quadro, cui le singole amministrazioni dovranno adeguarsi. Il tutto si dovrò compiere nel rispetto del richiamato articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Restano ferme le specifiche disposizioni adottate nel rispetto della propria autonomia, anche attraverso l’adozione di protocolli di sicurezza specifici.

Covid-19: nuovo protocollo per la Sicurezza dei Dipendenti Pubblici

Tra i vari punti all’ordine del Protocollo riepiloghiamo in sintesi alcuni tra quelli più importanti:

  • ciascuna amministrazione, con il coinvolgimento del relativo responsabile del servizio prevenzione e protezione e del medico competente, deve provvedere ad integrare il documento di valutazione rischi di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
  • le PA devono garantire il previsto distanziamento interpersonale e la dotazione di appropriati dispositivi di protezione individuale
  • all’ingresso dei luoghi di lavoro siarilevata la temperatura corporea del personale interno e dell’utenza esterna tramite idonea strumentazione
  • nel caso in cui la temperatura sia superiore ai 37.5° C non sarà consentito l’accesso del lavoratore o dell’utente
  • l’orario dei servizi erogati al pubblico e quello di lavoro siano organizzati in maniera più flessibile.

Per tutti gli altri punti si rimanda a questo link, dove potete consultare il testo completo del protocollo quadro.

Si tratta – spiega la CGIL – di una regolamentazione necessaria che garantisce, in tutti i luoghi di lavoro, i necessari spazi negoziali sia per la gestione del personale in servizio, sia per l’organizzazione del lavoro agile”.

L’intesa prevede l’avvio di un confronto complessivo sul lavoro agile, modalità che necessita di una regolamentazione e che per noi rappresenterà una delle priorità della nuova stagione contrattuale”.

Nelle prossime settimane, il nostro impegno, sarà volto a conciliare la ripresa delle attività. Sia in servizio che da remoto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza”.

 

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it