La nuova direttiva emanata stanotte fa il punto su tutte le misure che vanno prese a livello lavorativo da tutte le PA in questo momento.
Coronavirus: ferie, permessi e lavoro agile nella PA. Arriva la Direttiva 2/2020 di Funzione pubblica in relazione all’emergenza Covid-19 che sostituisce la precedente, con un ulteriore giro di vite sulle regole organizzative e di condotta indirizzate alle amministrazioni pubbliche.
Al fine di tutelare la salute di cittadini e dipendenti, contemperando questa esigenza primaria con la necessità di erogare i servizi indifferibili, vengono indicate nel documento le linee di comportamento che gli enti devono seguire.
Coronavirus: ferie, permessi e lavoro agile nella PA
Ecco le principali:
- le attività dovranno essere assicurate tramite una rotazione dei dipendenti per garantire il giusto distanziamento;
- il lavoro agile dovrà diventare la modalità ordinaria ed essere esteso anche ad attività escluse in precedenza. Inoltre, non sono più previste soglie minime o massime;
- le riunioni in via telematica devono diventare la norma;
- deve essere garantito il massimo accesso ai servizi per via informatica;
- le presenze di persona del pubblico si devono scaglionere e organizzare per evitare assembramenti.
Per quanto riguarda il lavoro agile da adesso deve essere generalizzato nel modo più attuabile possibile.
A questo link potete consultare un approfondimento della nostra redazione sullo Smart Working.
Dipendenti Pubblici: a questo link alcune indicazioni su Smart Working e Valutazione delle Performance.
Ferma restando la necessità di ridurre la presenza dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il loro spostamento, per le attività che, per la loro natura, non possono essere oggetto di lavoro agile, le amministrazioni, nell’esercizio dei propri poteri datoriali, adottano strumenti alternativi.
Quali, a titolo di esempio, la rotazione del personale, la fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, nonché delle ferie pregresse nel rispetto della disciplina definita dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.
Infine le amministrazioni, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, svolgono le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza. Saranno svolte inoltre le attività indifferibili con riferimento sia all’utenza interna, come a titolo esemplificativo:
- pagamento stipendi,
- attività logistiche necessarie per l’apertura
- e la funzionalità dei locali
sia all’utenza esterna.
Questo sarà fatto limitando gli spostamenti del personale con incarichi ad interim o a scavalco relativi ad uffici collocati in sedi territoriali differenti, individuando un’unica sede per lo svolgimento delle attività di competenza del medesimo personale.
A questo link il testo completo della Direttiva.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it