contratto-pubblico-impiego-def-risorseA rischio il Rinnovo del Contratto del Pubblico Impiego, nel DEF le risorse non ci sono o non sono per nulla sufficienti. A lanciare l’allarme alcuni sindacati del settore.


“Dalla lettura della Nota di Aggiornamento al Def emerge che nessuna risorsa è stata individuata da questo governo per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego che scadranno il 31 dicembre”. Questo è quanto è stato affermato da Massimo Battaglia e Pino Carbone, segretari generali, rispettivamente, di Confsal-UNSA e di FIALS-Confsal, che aggiungono: “inoltre sono previsti ulteriori tagli ai Ministeri e revisioni di spesa per una cifra pari allo 0,2% del PIL, cioè per 3,5 miliardi di euro”.

 

“Con questa manovra economica, il governo mortifica i lavoratori pubblici e pregiudica ancor di più il funzionamento della pubblica amministrazione, già gravata negli ultimi 10 anni da pesantissimi tagli di risorse”, dichiarano i due segretari generali. Come se tutto ciò non bastasse» prosegue Battaglia “nel Documento sono previste riduzione per le detrazioni fiscali, che produrranno un ulteriore impoverimento per i lavoratori”.

 

“Sappiamo che ancora una volta sarà necessario dialogare e combattere per avere il CCNL 2019-2021 e un nuovo ordinamento professionale consono alle funzioni da svolgere e utile a rispondere alle aspettative di carriera dei lavoratori. Ma, come sempre, dalle piazze ai tavoli negoziali, noi non ci risparmieremo al fine di raggiungere risultati concreti per i lavoratori.”

 

L’allarme è rilanciato anche dai tre sindacati principali: “Un incontro urgente al ministro della Pubblica amministrazione per affrontare le tematiche relative al lavoro pubblico e ai settori della pubblica amministrazione e della conoscenza, alla vigilia della legge di stabilità”. Questo chiedono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Martini, Ignazio Ganga e Antonio Foccillo.

 

I tre segretari confederali “ritengono che la fase che il governo intende aprire in tema di crescita e di rilancio della domanda interna non possa non riguardare anche il lavoro pubblico e le pubbliche amministrazioni”.

 

Lo stato attuale del Contratto Pubblico Impiego

 

Il problema non è da poco. Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego (quelli appena firmati scadono il 31 dicembre), avrebbe bisogno di un nuovo stanziamento (diretto per gli statali, a carico degli enti territoriali per gli altri) dopo i circa cinque miliardi dell’ultima tornata.

 

E questo potrebbe rendere concreto quel tanto temuto taglio agli aumenti stipendiali che potrebbe arrivare già dal 2019.

 

La spesa per i redditi nella Pa vola quest’anno a 170,99 miliardi, cioè 6,98 miliardi sopra i livelli dello scorso anno. La gobba arriva dopo anni di stabilità, dovuta proprio al lungo blocco della contrattazione nel pubblico impiego. Sono tante le risorse da mettere in campo, dunque. Ma il punto nevralgico sarebbe il fatto che queste risorse sembrerebbero non essere redistribuite nel modo giusto.