Contratto Enti Locali, la busta paga di Giugno quanto sarà “pesante”? Un riepilogo relativo agli aumenti che saranno presenti nella busta paga di Giugno.
Contratto Enti Locali, la busta paga di Giugno. I contratti traducono in cifre l’ormai celeberrimo accordo governo-sindacati del 30 novembre 2016 che prometteva agli statali aumenti medi mensili di 85 euro. Si parte dai 52 euro di aumento (più 29 euro di quota perequativa) per le categorie più basse. Fino ad arrivare ai 90 euro di aumento della categoria D6 (con soli 2 euro di perequazione).
Gli aumenti a regime valgono in media 65 euro lordi al mese negli enti territoriali, e oscillano da 52 a 90,3 euro a seconda del gradino occupato dal dipendente nella scala gerarchica.
Il contratto 2016-2018 riconosce aumenti economici a partire dal 1° marzo 2018, pari a circa 85 Euro medi e prevede altresì, per il 2018, un elemento perequativo della retribuzione con valori più elevati per le categorie e posizioni economiche collocate nelle fasce più basse della scala parametrale in ossequio all’accordo del 30 novembre 2016 che ha guidato tutti i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Nello specifico gli aumenti mensili andranno da un minimo di 52 euro per i lavoratori di categoria A1 a 90,3 euro per quelli di categoria D6. Ai nuovi stipendi dovrà poi aggiungersi l’indennità di vacanza contrattuale decorrente dal 1° luglio 2010 che andrà da un minimo di 122,4 euro per gli A1 fino a un massimo di 212,52 euro per i D6.
Deve essere prevista la liquidazione degli arretrati dettati dal nuovo contratto, che si applicano a far data dallo scorso 1° aprile. Occorre poi prevedere l’attivazione dell’elemento perequativo. Infine, si deve ricordare che dallo scorso 1° aprile è scomparsa la indennità di vacanza contrattuale, riassorbita nel trattamento economico fondamentale. Gli arretrati saranno calcolati sommando il valore dei vari ratei di aumento per il numero di mensilità interessate (comprensive di tredicesima) a cui si aggiungono tre mesi di elemento perequativo (marzo, aprile e maggio 2018).
Quindi una busta paga più pesante quella di Giugno per i dipendenti delle funzioni locali, grazie agli aumenti.
Gli enti possono stanziare le risorse nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle vigenti disposizioni in materia di vincoli della spesa. In ogni caso, ferme le disposizioni di legge in materia, le risorse non possono essere stanziate dagli enti che si trovino in condizioni strutturalmente deficitarie o di pre-dissesto o di dissesto.
Il CCNL ha poi provveduto ad aggiornare le tipologie di rapporto di lavoro flessibile con particolare riguardo ai contratti di lavoro a tempo determinato, in coerenza con i principi di non discriminazione più volte affermati anche a livello europeo e con le modifiche normative recentemente introdotte. A tal fine, sono state estese ai dipendenti con contratto a termine alcune tutele (ad esempio, in materia di ferie e di diritto allo studio). Presso ciascuna amministrazione, è stato inoltre previsto un tetto complessivo per i rapporti di lavoro flessibile.