Dopo una lunga attesa, ieri è stato finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri il contratto  per i dirigenti degli enti territoriali e per i segretari comunali e provinciali.


Questo accordo interessa circa 13.640 dirigenti amministrativi, tecnici e professionali, nonché i segretari comunali e provinciali dell’area dirigenziale delle Funzioni Locali. La pre-intesa era stata raggiunta lo scorso dicembre al termine di un complesso e prolungato processo negoziale.

Si tratta di un passo avanti significativo per i dirigenti degli enti locali: le innovazioni introdotte mirano a migliorare le condizioni di lavoro e a garantire una maggiore efficienza e qualità dei servizi pubblici, adeguandosi alle esigenze contemporanee e alle recenti disposizioni legislative.

Contratto dirigenti e segretari, arriva l’ok dal Consiglio dei Ministri

Il nuovo contratto introduce importanti novità sia normative che economiche. Ora manca solo la certificazione della Corte dei Conti, che ha 15 giorni lavorativi per dare il via libera, prima della firma finale prevista entro metà luglio.

Relazioni sindacali: più dialogo e clausole di raffreddamento

Una delle principali innovazioni riguarda le relazioni sindacali, con un’attenzione particolare all’informazione preventiva e consuntiva, oltre che ai temi di confronto. Sono state introdotte clausole di raffreddamento per la contrattazione integrativa: durante il primo mese del negoziato, le parti non possono assumere iniziative unilaterali o procedere ad azioni dirette, impegnandosi a fare ogni sforzo ragionevole per raggiungere un accordo.

Nuove tutele per i dirigenti

Significativi miglioramenti sono stati apportati nelle tutele per i dirigenti. Ad esempio, il periodo di prova è stato fissato a sei mesi, con possibilità di esonero per chi lo abbia già superato in precedenza nella stessa qualifica. I dirigenti hanno diritto a permessi retribuiti per partecipare a concorsi, congressi, convegni, lutti e per motivi personali o familiari.

Lavoro agile

Il nuovo contratto prevede che l’adesione al lavoro agile sia volontaria e consensuale. Le attività che possono essere svolte in modalità agile sono individuate dall’amministrazione, escludendo quelle che richiedono l’uso di strumenti non remotizzabili. L’amministrazione deve garantire un equilibrio tra le esigenze di benessere e flessibilità dei lavoratori e gli obiettivi di miglioramento del servizio pubblico.

Novità economiche

Il contratto introduce nuove disposizioni economiche per diverse categorie di dirigenti. Per i dirigenti degli enti locali, è stato creato un nuovo istituto per il trattamento economico del personale in convenzione tra più enti. I dirigenti amministrativi, tecnici e professionali vedono aggiornamenti nelle voci del trattamento economico e nella disciplina della pronta disponibilità. Per i segretari comunali e provinciali, sono state apportate modifiche sostanziali alla retribuzione di posizione, con valori basati sulle classi demografiche degli enti.

La retribuzione di risultato sarà attribuita in base ai diversi livelli di valutazione della performance, con l’erogazione subordinata al conseguimento di una valutazione positiva.

Formazione: investire sulle competenze

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla formazione, considerata a tutti gli effetti come attività lavorativa. Gli interventi formativi mirano a valorizzare il patrimonio professionale presente nelle amministrazioni, garantire il supporto conoscitivo per migliorare la sicurezza e l’efficienza dei servizi, aggiornare le competenze in relazione alle nuove tecnologie e metodologie lavorative, e favorire la crescita professionale del personale.

Il testo della pre-intesa attuale

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it