Lo scontro a distanza tra esecutivo e Consulta dopo la sentenza sulle pensioni non si attenua. Il Quirinale avverte: “Le relazioni tra gli organi istituzionali siano rispettose”.
Lo scontro a distanza tra esecutivo e Consulta dopo la sentenza sulle pensioni non si attenua, anche perche’ rinfocolato da interventi ed interviste che, da una parte e dall’altra, rischiano di dar vita a nuove polemiche.
Una situazione che il Colle da giorni osserva con attenzione e che ha spinto il presidente della Repubblica a far risuonare la sua voce per riportare sintonia istituzionale tra le parti.
“Non vedo ne’ scontri ne’ tensioni tra Governo e Corte Costituzionale”, ha detto il capo dello Stato a Palermo – a margine della cerimonia per il 23mo anniversario della strage di Capaci – a proposito di quanto accaduto in questi giorni, in modo da ridimensionare la questione e riportarla nei corretti binari delle relazioni tra organi della Repubblica. “E’, comunque, naturalmente buona regola mantenere tra gli organi costituzionali relazioni vicendevolmente rispettose, affinche’ ciascuno di essi possa svolgere serenamente la propria preziosa funzione”, ha aggiunto Mattarella con maggiore incisivita’.
Un richiamo fatto, seppure con toni intenzionalmente molto leggeri, per “abbassare le polemiche” e “minimizzare la portata dello scontro”. D’altronde, un continuo scambio di battute relative alla sentenza da parte dei protagonisti della vicenda non puo’ rientrare nelle normali relazioni tra Governo e Consulta.
Ieri il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un’intervista a Repubblica, si e’ detto “perplesso” dalla sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni: “Doveva pensare alle conseguenze”, ha sottolineato. Il presidente della Corte Costituzionale Alessandro Criscuolo, sempre in una intervista al quotidiano romano, ha replicato al responsabile di via XX settembre: “Se il ministero dell’Economia aveva a cuore i dati sulle pensioni, poteva trasmetterli alla Corte”.
Un botta e risposta che ha pochi precedenti. La vicenda, certamente, non e’ passata inosservata al Colle. Le parole di Mattarella sembrano mirare ad evitare ulteriori scontri futuri che, tra l’altro, rischierebbero di offuscare l’immagine delle istituzioni.