I concorsi negli Enti Locali dopo la Riforma: il nuovo quaderno ANCI risponde a tutte le domande sull’importante argomento.
I Comuni potranno prevedere prove pratiche, necessarie per i profili di loro competenza malgrado la riforma dei concorsi introdotta dall’articolo 10 del Dl 44/2021.
A chiarirlo è il Quaderno operativo dell’Anci Svolgimento delle Procedure Concorsuali Semplificate che contiene con una proposta di regolamento per i concorsi negli enti locali.
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I concorsi negli Enti Locali dopo la Riforma: il quaderno ANCI
Il volume si sofferma innanzitutto sulle norme applicabili agli Enti Locali per poi esaminare il concorso vero e proprio che potrà essere sviluppato per esami, per titoli o per titoli ed esami.
Per quest’ultima tipologia il bando potrà prevedere
- sia una fase di valutazione dei titoli per l’ammissione alla fase successiva (si deve trattare di titoli legalmente riconosciuti),
- e sia una valutazione dei titoli che concorrono alla formazione del punteggio finale. Solo in quest’ultimo caso può essere valutata anche l’esperienza professionale, inclusi i titoli di servizio.
Nella versione definitiva l’articolo 10 prevede per i profili qualificati nel bando “a elevata specializzazione tecnica” una valutazione dei titoli legalmente riconosciuti e strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite per l’ammissione a successive fasi concorsuali.
Per tutto questo va approvata una regolamentazione utilizzando anche la traccia fornita dall’Anci, che si sofferma sull’elencazione dei titoli da ritenere validi fornendo anche un esempio per i punteggi da attribuire.
A questo link potete consultare il quaderno operativo al completo.
Fonte: Anci