Sulla decisione del governo di rimborsare i pensionati dopo la sentenza della Consulta «ci stanno chiedendo tutti di fare le cause perche’ ha sbagliato il
Governo che ha ereditato da Monti questa situazione di incostituzionalita’, pero’ si sta attrezzando a fare ereditare ai prossimi governi un’altra eccezione di incostituzionalita’ e questo non va bene».
Cosi’ il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, aggiungendo “bisogna che il governo faccia una discussione con il sindacato dei pensionati per vedere come risolvere questo problema, altrimenti valuteremo il ricorso a ulteriori azioni di legge e sto cercando di capire se non sia necessaria anche una class action”.
Il segretario generale delle Uil ha sottolineato di voler contrattare con il governo che “si deve mettere in testa che deve contrattare anche lui”, ha concluso Barbagallo.
Il leader della Uil ha inoltre dichiarato che il sindacato e’ pronto alla battaglia: “la legge Fornero ha fatto cassa per 80 miliardi fino al 2020 e adesso c’e’ chi sta pensando di fare ancora cassa: pensano che i pensionati non possano difendersi e non siano in grado di esprimere lotte importanti? Noi cercheremo di far fare loro lotte importanti perche’ le leggi dei privilegi le ha fatte questo parlamento, non il sindacato”.
La Uil, ha concluso, sostiene che occorre cambiare la legge Fornero ricreando “le condizioni per la flessibilita’ in uscita e la stabilita’ in entrata per i giovani”.
La proposta della Uil e’ di reintrodurre una flessibilita’ di uscita in un range di eta’ tra 62 e 70 anni all’interno del quale il lavoratore puo’ scegliere su basa volontaria e senza penalizzazioni, oppure attraverso il sistema delle quote, sommando eta’ anagrafica ed anzianita’ contributiva. Per il sindacato, occorre poi intraprendere una riforma che regoli l’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti e per tutti i lavoratori esposti all’amianto.
La proposta poi di favorire modalita’ di accesso al part time incentivato negli anni antecedenti l’eta’ pensionabile e prevedere integrazioni contributive per i periodi di lavoro part time richiesti per motivi di cura, familiari ed educativi. Per il sindacato di via Lucullo e’ poi indispensabile una nuova campagna informativa istituzionale sulla previdenza complementare, nonche’ l’eliminazione dell’aumento di tassazione sui rendimenti dei fondi pensione introdotto con l’ultima legge di stabilita’.
Quanto alla recente sentenza della Corte Costituzionale sull’intervento operato dalla legge Fornero e alla restituzione parziale decisa dal governo, la Uil chiede di recuperare l’indicizzazione piena su tutte le pensioni frutto di contribuzione , aggiornando in paniere di riferimento alle reali condizioni dei pensionati italiani; di ridurre la pressione fiscale sulle pensioni, uniformando la no tax area dei pensionati a quella dei lavoratori dipendenti; infine, di riprendere il percorso di rivalutazione delle pensioni in essere attraverso una valorizzazione degli anni di contribuzione effettivamente versata.