Attacco della Camusso (“governo insofferente verso la concertazione, contrastiamo e contrasteremo l’idea di un’autosufficienza del governo”) e replica di Renzi (“i sindacati devono capire che la musica è cambiata”). In Senato forse fiducia sul decreto lavoro.

E’ scontro tra Cgil e Governo. Matteo Renzi non ci sta, infatti, ad incassare le accuse di Susanna Camusso di voler distorcere la democrazia: “abbiamo registrato,da più governi a questa parte – ha detto quest’ultima dal congresso Cgil a Rimini – l’insofferenza verso la concertazione. Constatiamo con tutta la tranquillità necessaria l’ingenerosità di quei giudizi verso il mondo del lavoro”. E ha aggiunto:  “contrastiamo e contrasteremo l’idea di un’autosufficienza del governo, che taglia non solo l’interlocuzione con le forme di rappresentanza, ma ne nega il ruolo di partecipazione e di sostanziamento della democrazia”. Secca la reazione del premier, che non ci sta a essere bollato come “apprendista stregone” sulle riforme e attacca a muso duro: “i sindacati devono capire che la musica è cambiata, non possono pensare di decidere o bloccare tutto loro. Se vogliono dare una mano bene ma noi non stiamo ad aspettarli”. La linea di Renzi, insomma, non cambia, a costo di arrivare a scontri frontali: va bene confrontarci e sentire il parere di tutti, come la consultazione avviata sulla riforma della pubblica amministrazione, ma “non possiamo più trascinarci come in passato in riunioni fumose che si chiudono senza decisioni”.  Intanto in Senato è terminata la discussione generale sul decreto legge Lavoro. La seduta riprenderà oggi, possibile che il governo ponga la fiducia sul provvedimento.

FONTE: Confcommercio

Palazzo Chigi