ottava salvaguardia esodatiDepositato ufficialmente il disegno di legge sostenuto dall’Ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. A sostegno del progetto gli esodati pronti ad un presidio per il 23 Giugno. E’ stato depositato questa settimana alla Camera il disegno di legge sulla cd. ottava salvaguardia. Il ddl, il cui primo firmatario è l’Onorevole Cesare Damiano, rinnova la disponibilità della minoranza dem ad un conclusivo provvedimento per tutelare quei lavoratori che, pur avendo perso il lavoro prima del 2012, sino ad oggi non sono riusciti a rientrare nel perimetro di tutela delle sette salvaguardie. “Con questo provvedimento – ha detto Damiano – si chiude la ferita aperta nel 2011 con l’approvazione della Legge Fornero utilizzando i risparmi maturati sul Fondo Esodati dunque senza ulteriori costi per lo Stato”.

 

Particolare soddisfazione è stata espressa da Maria Luisa Gnecchi (Pd) che ha premuto per il deposito del provvedimento in tempi rapidi. “L’ottavo provvedimento di salvaguardia – ha detto la Gnecchi – è necessario per risolvere le criticità ancora in sospeso e che riguardano, ad esempio, i lavoratori in mobilità autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione, i lavoratori agricoli e le collaboratrici familiari, esclusi dall’ultimo provvedimento di salvaguardia”. A tale ultimo proposito, in particolare, la Gnecchi ha sottolineato la contraddittorietà di un quadro normativo nel quale alle collaboratrici familiari, da un lato, non sono applicate le disposizioni riguardanti i congedi per le vittime di violenza in quanto il loro contratto di lavoro non è considerato un contratto stabile e, dall’altro, non è stata riconosciuta l’inclusione nei provvedimenti di salvaguardia perché il loro contratto di lavoro è stato considerato alla stregua di un ordinario contratto di lavoro a tempo indeterminato.

 

Oltre ad una estensione delle tutele in favore dei lavoratori che nel 2011 erano senza occupazione nel disegno di legge c’è anche la proposta di estendere la pensione a 64 anni (le disposizioni eccezionali di cui all’articolo 24, comma 15-bis della Legge Fornero) ai lavoratori che al 28 dicembre 2011 erano in condizione di disoccupazione e la soluzione della questione che interessa i macchinisti ferrovieri che dal 2012 hanno perso le specificità previdenziali loro riconosciute. Il provvedimento sarà assegnato nei prossimi giorni ufficialmente alla Commissione Lavoro della Camera che dovrebbe iniziare la discussione a partire dal mese di luglio. Difficile per ora fare previsioni sull’esito dell’iter del provvedimento sul quale potrebbe pendere il parere negativo del Governo. Non a caso un gruppo di lavoratori interessati ha indetto un presidio per il prossimo 23 Giugno innanzi al ministero del Lavoro per chiedere che l’esecutivo non ostacoli l’approvazione del provvedimento con la “scusa” di avere in cantiere la flessibilità in uscita.