calcolo-incentivi-funzioni-tecniche-paNel tentativo di chiarire alcune incertezze legate al calcolo degli incentivi per funzioni tecniche nella Pa, l’Ufficio legale di supporto del MIT ha recentemente rilasciato una serie di pareri.


Questi pareri rilasciati dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti sono scaturiti dall’esegesi delle nuove disposizioni normative, specificamente focalizzate sull’articolo 45 e sull’allegato I.10 del nuovo Codice degli Appalti.

Si tratta di fascicoli normativi costituiscono un importante punto di riferimento per la regolamentazione degli incentivi per le funzioni tecniche all’interno del contesto contrattuale e delle procedure di appalto.

In particolare l’articolo 45 fornisce il quadro normativo generale relativo agli incentivi, mentre l’allegato I.10 dettaglia in modo specifico le funzioni tecniche che possono beneficiare di tali incentivi.

Calcolo incentivi funzioni tecniche nella Pa, le indicazioni del MIT

I pareri dell’Ufficio Legale del MIT sono stati redatti pertanto tenendo conto di queste disposizioni normative fondamentali, al fine di fornire interpretazioni e chiarimenti mirati che possano orientare le amministrazioni e gli operatori del settore nell’applicazione pratica degli incentivi per le funzioni tecniche, come riportato in un articolo uscito oggi anche dal Quotidiano Enti Locali & Edilizia – Sole24Ore a firma Stefano Usai.

Incentivi e dirigenti: parere n. 2385

Il primo parere, il numero 2385, affronta la questione degli incentivi in relazione ai dirigenti. In particolare, si discute se, in caso di appalto finanziato parzialmente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e parzialmente con fondi della stazione appaltante, la percentuale dell’incentivo dovrebbe essere calcolata solo sul finanziamento iniziale o sull’intero quadro economico, includendo quindi anche i fondi della stazione appaltante.

L’Ufficio Legale ha confermato che, secondo la recente legislazione, gli incentivi possono essere erogati ai dirigenti “in deroga al limite di cui all’articolo 23 comma 2 del Decreto Legislativo 75/2017“. Tuttavia, data l’assenza di disposizioni specifiche sul quantum dell’incentivo e sull’incidenza effettiva del contributo del PNRR, si è suggerito di limitare gli incentivi alla parte finanziata con i fondi del PNRR, per precauzione.

Incentivi e CUC/SUA: parere n. 2397

Inoltre, il parere numero 2397 si concentra sugli incentivi relativi all’adesione alla Centrale Unica di Committenza (CUC) o alla Stazione Unica Appaltante (SUA).

Si precisa che la questione degli incentivi, quando sono coinvolti diversi soggetti giuridici nelle fasi contrattuali, è lasciata alle decisioni delle amministrazioni coinvolte, come indicato nell’articolo 45 comma 8 del codice.

Incentivi per le concessioni: parere n. 2445

Infine, il parere numero 2445 affronta il corretto calcolo degli incentivi nel contesto delle concessioni. Si discute se l’incentivo debba essere basato esclusivamente sulla previsione di entrata derivante dal canone pagato dal concessionario o se debba essere considerato un compenso per un normale affidamento di servizi, forniture o lavori di lunga durata.

L’Ufficio Legale ha confermato che il compenso deve essere considerato un costo a carico della stazione appaltante e non del concessionario, basato sul canone annuo, come definito dall’articolo 179 del codice dei contratti. Tuttavia, si sottolinea la necessità di disciplinare questa pratica nell’atto generale interno, che dovrebbe definire le regole e i criteri di riparto degli incentivi.

Il testo dei pareri del MIT


Fonte: MIT - Quotidiano Enti Locali e Edilizia - Sole 24 Ore (https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com/)