bonus rinvio pensioneTra le misure presenti nella bozza della Legge di Bilancio 2023, c’è anche un Bonus per il rinvio della pensione. Ecco di cosa si tratta.


Bonus rinvio pensione: come abbiamo potuto vedere, nella bozza della Legge di Bilancio 2023, è stato dato molto spazio al tema delle pensioni, soprattutto con Quota 103 e Opzione Donna.

Ma tra le misure, spicca anche il Bonus rinvio pensione, ovvero un’agevolazione per chi decide di rimanere a lavorare, nonostante abbia i requisiti per poter andare in pensione.

Vediamo di cosa si tratta.

Bonus rinvio pensione: ecco cos’è

Se sarà approvata la misura, con Quota 103 sarà possibile andare in pensione con un’età anagrafica non inferiore ai 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 41 anni.
Ma nel caso in cui il lavoratore non voglia andare in pensione e voglia rimanere a lavorare, avrà un’agevolazione da parte del datore di lavoro.

Come definito da La Repubblica, il lavoratore potrà ricevere in busta paga i contributi previdenziali che il datore di lavoro versa all’Inps, sia quelli a carico del lavoratore (9,19%) e sia quelli sull’impresa (23,8%).

In questo modo, il Bonus arriverebbe ad un 33%.

Secondo un’analisi, quindi, potrebbero arrivare 225 euro lordi al mese per i redditi bassi e a quasi 700 euro netti per i redditi da 50mila euro.
I dubbi però sono tanti, perché Palazzo Chigi sostiene che il Bonus sia solo del 10%: bisognerà capire se il 23,8% dei contributi sia a favore dell’azienda oppure del lavoratore.

Bonus rinvio pensione: cosa succede alle pensioni?

Se il lavoratore deciderà di posticipare la sua pensione, smetterà di accumulare i contributi.

Perciò, se un lavoratore raggiunge i requisiti richiesti da Quota 103 e deciderà di restare al lavoro, la sua pensione sarà “congelata” in quel preciso momento e non saranno maturati ulteriori contributi.

L’assegno futuro sarà rivalutato in automatico all’inflazione che maturerà in quel “periodo di posticipo del pensionamento”, come indicato nell’art. 52.
La platea ipotizzata è di circa 6500 lavoratori, per un costo totale di 10,4 milioni di euro.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it