Nella bozza della Legge di Bilancio 2023, c’è anche un Bonus per i dipendenti pubblici, erogato su 13 mensilità: ecco di cosa si tratta.
Bonus dipendenti pubblici: la bozza della Legge di Bilancio 2023 è stata approvata scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri.
All’interno, troviamo diverse misure pensate per i cittadini e le imprese, tra le quali troviamo un Bonus per i dipendenti pubblici, che interesserà 3,2 milioni di cittadini.
Vediamo di cosa si tratta.
Cos’è il Bonus dipendenti pubblici
Nella Manovra 2023, è stato inserito un “emolumento accessorio” straordinario, pensato per i lavoratori dello Stato e degli enti territoriali. Il Bonus sarà spalmato su 13 mensilità e arriverà nei cedolini dei dipendenti pubblici, a partire dal 2023.
Secondo quanto trapelato, si tratterà di un’aggiunta determinata in modo percentuale sullo stipendio, di circa l’1,5%, ma la norma è ancora in studio.
Potrebbero esserci delle differenze fra i gradi enti pubblici.
Negli enti pubblici regionali, locali e all’interno della sanità e nelle università, il Bonus sarà pagato dai bilanci degli enti stessi e potrebbe essere di alcune decine di euro mensili.
Bonus dipendenti pubblici: le proteste dei sindacati
Le sigle sindacali, però, si stagliano contro la misura. Nei giorni scorsi, infatti, avevano lamentato la carenza di fondi per i rinnovi contrattuali, all’interno della Manovra.
In una nota, la segretaria confederale della CGIL, Tania Sacchetti e i segretari generali di Fp CGIL e Flc CGIL, Serena Sorrentino e Francesco Sinopoli, dicono:
“Dalle prime bozze della legge di Bilancio ciò che emerge con chiarezza è l’assenza dello stanziamento di risorse per i rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024 e la previsione di una ancora non quantificata indennità di vacanza contrattuale. Riconoscere adeguamenti salariali ai dipendenti della sanità, dell’istruzione e degli enti locali, e dello Stato è un tema che il governo decide di non assumere. Questa scelta punta evidentemente da una parte a indebolire la funzione del contratto nazionale, dall’altra a penalizzare le lavoratrici ed i lavoratori del pubblico impiego che assisteranno all’erosione degli incrementi appena ottenuti con gli ultimi rinnovi contrattuali, avvenuti già quando i contratti erano scaduti.
Si prosegue nella pratica di procrastinare la tempistica dei rinnovi contrattuali, negando nei fatti il diritto al contratto, diritto che il personale dovrebbe avere per tutelare e rafforzare il proprio potere d’acquisto”.
Concludono dicendo:
“Nonostante le dichiarazioni del ministro Zangrillo, nonché gli impegni del ministro Valditara, quello che emerge con nettezza è che questa Manovra prevede alcune indennità specifiche per poche categorie di personale dei servizi pubblici, personale che però è complessivamente rimosso dall’agenda delle priorità del governo Meloni. Questa non è una scelta condivisibile né giusta, non rinunceremo al ccnl, siamo pronti alla mobilitazione”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
ma non si vergognano? a fronte del loro bonus natalizio da € 5.500 cadauno per spese che potrebbero affrontare abbondantemente con i lauti compensi che percepiscono ogni mese…siamo in un paese tutto sbagliato
Bonus dipendenti pubblici?? contratto scaduto da un anno ancora non vedo un cent, stanziamo un fiume di soldi per abbassare le accise e bollette a tutti!!!!! stamattina il messsaggero riporta una notizia carina carina I DIPENDENTI NON POSSONO DENIGRARE L’AMMINISTRAZIONE SUI SOCIAL… e questo è solo l’inizio..benvenuta GIORGIA