Il Decreto che introduce il bonus bebè è stato sottoscritto dai ministri del Lavoro e della Sanità. La domanda dovrà essere presentata all’istituto di previdenza entro 90 giorni dalla nascita del figlio. In tal caso non si perde alcuna mensilità, mentre se la richiesta sarà effettuata dopo i 90 giorni il bonus decorrerà da tale data.

Bonus bebe’ ai nastri di partenza. Tutte le neo mamme, quelle cioè che hanno partorito e che partoriranno durante il 2015, avranno a disposizione novanta giorni dalla data del parto per presentare la domanda all’Inps per ottenere gli 80 euro mensili, che diventano 160 euro se il reddito Isee è inferiore a 7 mila euro. Il Dpcm è stato sottoscritto dai ministri del Lavoro e della Sanità questa settimana, ma perché il bonus diventi effettivamente fruibile, però, sarà necessaria ancora un pò di tempo. Il decreto, infatti, deve ricevere il concerto formale del ministero dell’Economia per poi essere inviato alla Corte dei conti e quindi pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale». Dopodiché serviranno altri 15 giorni per l’entrata in vigore a cui dovrà seguire il recepimento da parte dell’Inps.

La regola generale per ottenere il bonus è, comunque, che il reddito Isee non sia superiore a 25 mila euro. Una soglia considerata ampia e che dovrebbe essere sufficiente a coprire 330 mila nuovi nati sui 500 mila bambini che in media vengono alla luce ogni anno in Italia.

Gli adempimenti. Per avere diritto al bonus sarà sufficiente presentare domanda all’Inps entro 90 giorni dalla data di nascita del figlio. Per tutti coloro che hanno messo al mondo figli prima dell’emanazione del decreto, il termine dei 90 giorni per la presentazione della domanda sarà calcolato a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento e non dalla data di nascita del bambino. Una volta accolta la domanda il bonus sarà erogato retroattivamente a partire dal mese del parto. Così, per esempio, per un bimbo nato a gennaio, nel caso in cui la domanda fosse presentata a marzo, il primo assegno del bonus bebé sarà di tre mensilità.

Inoltre anche se il bonus bebé ha durata triennale, sarà sufficiente richiederlo solo il primo anno. Per il secondo e il terzo anno non sarà necessario rinnovare la domanda ma si dovrà richiedere solo l’Isee aggiornato. Verificata la sussistenza del requisito, continuerà a erogare il contributo, o in caso contrario lo sospenderà. Il bonus, inoltre, sarà collegato al bambino e non ai genitori. Ciò significa che, per esempio, in caso di cambio di affidamento da un genitore all’altro, il primo perderà il diritto e il secondo dovrà fare domanda.

Se finiscono i fondi stanziati dal governo il decreto prevede una procedura di «allerta». Se su ogni mese le domande sono superiori del 10 per cento alle somme stanziate parametrate per mensilità, il ministero dell’Economia sarà chiamato ad emanare un nuovo decreto con il quale potrà essere abbassato il contributo degli 80 euro, oppure rivista al ribasso la soglia dell’Isee per poter accedere al bonus.

 

 

 

FONTE: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it)

AUTORE: Nicola Colapinto

 

 

 

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