Col rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, arriva la beffa per alcuni statali: niente aumento per alcune categorie.
Con l’avvicinarsi del rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, arrivano anche problemi per alcune categorie.
Secondo i calcoli, infatti, alcune decine di migliaia di lavoratori statali rischiano di non ricevere alcun aumento e, in alcuni casi, si rischia di vedere lo stipendio anche più basso di una decina di euro.
Ecco cosa succede.
Beffa rinnovo contratti dipendenti pubblici: arriveranno stipendi più bassi?
Se, per alcuni dipendenti pubblici, sono in arrivo degli aumenti sullo stipendio, per altri l’aumento non ci sarà e potrebbe sussistere addirittura un taglio di una decina di euro.
Ma perché?
Col taglio del cuneo contributivo, per gli stipendi compresi tra i 25’000 euro e i 35’000 euro, è previsto un esonero contributivo del 6% per i dipendenti pubblici, che si traduce in un aumento della busta paga di circa 90-100 euro al mese.
Ma se si supera, anche di un solo euro, il limite dei 35’000 euro di reddito annuo, il dipendente dovrà pagare i contributi e non usufruire dell’aumento.
Teniamo conto, inoltre, che con la Legge di Bilancio 2024, sono stati stanziati 5 miliardi di euro per gli aumenti dello stipendio degli statali. Una variazione pari al 5,78% in busta paga, destinata ai dipendenti pubblici, ai professori e agli infermieri, che rischia di far superare il limite di 35’000 euro di reddito annuo.
Data l’assenza di fasce di garanzia, che tutelano coloro che superano la soglia massima di qualche euro, basterà pochissimo per superare il limite massimo e non usufruire degli effetti positivi di un aumento sugli stipendi.
Il problema può essere risolto in extremis per i lavoratori del settore privato, ma per i lavoratori del settore pubblico il rinnovo dei contratti giocherà un brutto scherzo.
Beffa rinnovo contratto: quali sono i dipendenti pubblici a rischio?
Secondo i calcoli fatti da Il Messaggero, la beffa potrebbe comprendere tutti i dipendenti con delle buste paga con reddito annuo da circa 33’100 euro.
Con l’aumento del 5,78%, infatti, si supera la soglia dei 35’000 euro.
Basandoci sui dati più recenti riguardanti la retribuzione, la beffa potrebbe riguardare
- 126’000 dipendenti ministeriali;
- 628’000 professori;
- 279’000 infermieri;
- 37’000 tecnici sanitari.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
E’ uno schifo!!
Governo assente ed egoista pensano solo a loro. Bravi
Voi li avete voluti e peggio un popolo senza dignità nazionale che resta nell’UE degli usurai
Il problema è venuto fuori già quest’anno, con un CUD di euro 32.400, il passaggio del cuneo fiscale dal 2% al 6% ha fruttato un aumento in busta paga di solo euro 4 netti in virtù del consequenziale aumento dell’Irpef e la riduzione delle detrazioni d’imposta. Perchè dire fino a 35.000 euro o retribuzione lorda fino a 2.692,00 quando poi nella realtà non è così? Ma questi dottori, scienziati della finanza e dell’economica, che lo stato paga profumatamente, non riescono a fare neanche delle simulazioni prima di sbandierare……
Questo governo della famiglia Meloni sta mangiando sulla testa di milioni di lavoratori. Altro che aiutare chi porta avanti il paese! C’è da dire che sono stati ampliamente votati e li hanno aiutati a governare quelli che non sono andati a votare.
Voglio la scala mobile bisogna lottare