Si sta parlando molto degli incrementi stipendiali nel Pubblico Impiego: ecco un riepilogo delle cifre.
Uno dei capitoli più importanti della prossima Manovra 2021, oltre a quello delle assunzioni, riguarda l’aumento dello Stipendio dei Dipendenti Statali. Scopriamo qual è allo stato attuale l’ammontare previsto di questi aumenti stipendiali.
Aumento Stipendio dei Dipendenti Statali nel 2021: le cifre
La base di partenza del rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione riguarderà già l’inizio del 2021, mentre per gli altri due anni del nuovo contratto, il 2019 e il 2020, gli aumenti dei cedolini si fermerebbero alla metà e a un terzo dell’incremento del prossimo anno.
Ed il capitolo stipendi è senza dubbio la parte più importante.
Con il rinnovo del contratto il Ministero della Pubblica Amministrazione conta di riconoscere un aumento di stipendio di circa 107,00€ medi e lordi, circa 20,00€ in più rispetto a quanto fatto con il rinnovo del CCNL 2018.
Un aumento di stipendio che a regime (quindi per il solo anno 2021 e per i successivi) sarà leggermente superiore al 4%: a godere di un aumento di 107,00€, quindi, saranno coloro con una retribuzione media annua pari a 34.250 euro.
Rinnovo Contratto Statali: le stime sugli aumenti in busta paga.
La tabella
In estrema sintesi si prevede questo schema:
Incremento anno 2019 | Incremento anno 2020 | Incremento anno 2021 |
1,3% della retribuzione media (quindi di circa 37,00 € medi e lordi) |
2,01% (circa 57,00 €) |
4%, incremento che raggiunge i 107,00 €. |
In buona sostanza, l’accordo varrà a regime con l’aumento in busta paga per il 2021. Per gli anni 2019 e 2020, quindi, gli arretrati saranno corrisposti sotto forma di assegno una tantum (ossia in un’unica soluzione).
N.B. A godere di un aumento di 107,00€ saranno coloro con una retribuzione media annua pari a 34.250 euro. Secondo il disegno, infatti, l’aumento sarà progressivamente abbassato con l’aumentare del reddito. Per questi calcoli e dettagli, ovviamente, si attende la firma sul nuovo CCNL.
Per i Sindacati gli aumenti non sono sufficienti
Tuttavia l’importo dell’aumento – ritenuto troppo basso – per i sindacati risulta insufficiente. Le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil sottolineano che i dipendenti pubblici chiedono non solo “aumenti salariali in linea con la condizione economica delle famiglie” ma soprattutto pretendono “di non vedersi sottratte dalla busta paga somme già erogate in questo momento“.
Questo è anche uno dei motivi che ha portato alla proclamazione dello Sciopero, che si terrà il prossimo 9 Dicembre.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
solo chiacchiere…sullo stipedio di giugno ho avuto 230 £ in meno (un presunto secondo conguaglio)… su quello di luglio circa 50 £ in meno….bastardi!!!!!!
concordo, cifre a cazzo e troppo ottimistiche. Dagli adeguamenti vanno tolti lindennita di vacanza contrattuale e l’elemento perequativo, entrambi riassorbiti negli “aumenti” . se va bene un A2F3 vedrà il suo stipendio salire di ben 20 € mensili. Un successone per il sindacato lobotomizzante. E occhio alla rimodulazione delle aliquote irpef attualmente in discussione. Tra le ipotesi c’è la contestuale soppressionde del cd. “bonus renzi”. Significa che dovremo rinunciare a 100 euro mensili e in cambio pagheremo 15-20 euro di irpef in meno. Inculata su tutti i fronti. E’ aritmetica questa. E i sindacati applaudono. Ma ci prendono proprio per… Leggi il resto »