Il Decreto Ministeriale che ha previsto, tramite perequazione automatica, l’aumento delle pensioni dal 1° di gennaio 2023 sulla base delle variazioni ISTAT entra nel vivo in particolare nel mese di marzo 2023.
Il testo, firmato dal Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha fissato gli aumenti dei trattamenti pensionistici nella misura del 7,3% con decorrenza dallo scorso 1° gennaio 2023.
A favorire questo tipo di incremento è stato il meccanismo della cosiddetta “perequazione automatica”: il meccanismo di rivalutazione dell’importo delle pensioni adeguato all’aumento del costo della vita determinato dall’ISTAT che si applica a tutti i trattamenti pensionistici erogati dalla previdenza pubblica.
La perequazione delle pensioni risulta effettuata e conclusa prima della fine di ciascun anno per consentire ai beneficiari di riscuotere, all’inizio dell’anno successivo, gli importi rivalutati nella misura prevista dalla legge.
La rivalutazione globale delle pensioni
Per il periodo 2023-2024 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici è riconosciuta:
- del 100 per cento alle pensioni complessivamente pari o inferiori a quattro volte le pensioni minime INPS
- dell’85 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o
inferiori a cinque volte le pensioni minime INPS - del 53 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a
cinque volte le pensioni minime INPS e pari o inferiori a sei volte le pensioni minime INPS - del 47 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte le pensioni minime INPS e pari o inferiori a otto volte le pensioni minime INPS
- del 37 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte le pensioni minime INPS e pari o inferiori a dieci volte le pensioni minime INPS
- del 32 per cento per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte le pensioni minime INPS.
Aumento sulle pensioni a Marzo 2023: tutte le informazioni utili
Si ricorda che per il mese di marzo 2023 il pagamento è in corso dal 1° marzo per i pagamenti accreditati presso Poste italiane e a partire dal 3 marzo per i pagamenti presso gli Istituti di credito.
Ciò detto, a partire da questo mese di marzo appena iniziato, si prevedono ulteriori incrementi sugli assegni pensionistici in arrivo nelle tasche degli italiani.
Infatti pensionati con una pensione oltre i 2.101,52 euro si vedranno attribuire nel cedolino di marzo 2023 sia l’aumento della pensione da marzo 2023 che il riconoscimento degli arretrati relativi a gennaio e febbraio 2023.
Ma per fornire i dati precisi di tutti gli aumenti previsti a marzo qui di seguito è disponibile un prospetto di riepilogo con tutti gli aumenti previsti per fascia:
- 7,30% per le pensioni fino a 2.101,52 euro (erogato già da gennaio 2023);
- 6,205% per le pensioni da 2.101,53 a 2.626,90 euro (erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023);
- 3,869% per le pensioni da 2.626,91 a 3.152,28 euro (erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023);
- 3,431% per le pensioni da 3.152,29 a 4.203,04 euro (erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023);
- 2,701% per le pensioni da 4.203,05 a 5.253,80 euro (erogato da marzo 2023, con arretrati di gennaio e febbraio 2023);
- 2,336% oltre 5.235,81 euro (erogato già da gennaio 2023).
La Circolare di riepilogo dell’INPS
Ricordiamo infine che la Circolare dell’INPS 20/2023 fornisce tutti i dettagli su questi aumenti e sulle fasce di garanzia: potete consultarla qui.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it