aumento-costi-opere-pnrr-denuncia-upiL’allarme è stato lanciato dall’UPI – Unione delle Province Italiane: secondo il presidente Michele De Pascale “I costi delle opere del PNRR sono aumentati del 50%. Serve intervento di UE e Governo“.


Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresenta il programma di ripresa post pandemia finanziato dall’Europa: il piano di intervento europeo dal nome «Next Generation EU» (NGEU), risulta spesso definito dai media anche «Recovery Fund» (Fondo per la ripresa).

Allo stato attuale si tratta di un intervento cruciale per gli stati europei, piegati dalla crisi seguita alla pandemia da Covid-19 e alle prese con una crisi energetica molto pesante.

Tuttavia i costi delle opere sembrano essere aumentati negli ultimi mesi a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei materiali.

Aumento dei costi delle opere del PNRR: la denuncia di UPI

A denunciare una situazione che sta diventanto problematica è il Presidente di UPI Michele de Pascale, intervenuto ad un dibattito con il Senatore Carlo Calenda al Festival delle Città di ALI – Autonomie Locali Italiane in corso a Roma.

Questa la dichiarazione di de Pascale:

Con il trend dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei materiali, i costi delle opere del PNRR sono aumentati di almeno 50%. Una scuola che un territorio attendeva da anni e che doveva costare 10 milioni ora ci costa 15 milioni. Quello che l’Ue e il Governo dovrebbero capire è che la scuola che come Province chiedevamo da anni di realizzare la stiamo costruendo dentro la bolla di speculazione. O Comuni e Province ottengono da Governo e UE le risorse necessarie per coprire la spesa in più, oppure cambiamo la tempistica di attuazione del PNRR. Anche perché noi Sindaci e Presidenti di Provincia faremo l’impossibile per portare a termine queste opere, ma se bandiamo oggi le gare, non troviamo ditte disposte a costruire a questi costi. Le gare vanno deserte“.

 


Fonte: UPI - Unione Province d'Italia