Via libera alla corsia preferenziale per assumere i vincitori di concorso nelle amministrazioni pubbliche. Niente da fare invece per gli idonei ai concorsi che non ottengono la proroga della validità delle graduatorie oltre il 2016, data di scadenza fissata dal Decreto D’Alia. La buona notizia per l’esercito dei circa 3 mila aspiranti dipendenti pubblici arriva dalla legge Delega di Riforma della Pubblica Amministrazione (legge 124/2015) che contiene all’articolo 17 una misura promossa dal senatore Pd Vincenzo Cuomo.
La norma stabilisce «per le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, e aventi graduatorie in vigore alla data di approvazione del decreto legislativo di cui al presente comma, in attuazione dell’articolo 1, commi 424 e 425 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, nel rispetto dei limiti di finanza pubblica, l’introduzione di norme transitorie finalizzate esclusivamente all’assunzione dei vincitori di concorsi pubblici, le cui graduatorie siano state approvate e pubblicate entro la data di entrata in vigore della presente legge»
Le amministrazioni pubbliche avranno dunque norme ad hoc piu’ incisive di quelle previste con la legge di stabilità 2015 – che già consente a regioni ed enti locali di continuare a scorrere le graduatorie nonostante il blocco imposto per assorbire gli esuberi delle province – per permettere l’assunzione in tempi ragionevoli di tutti i vincitori in graduatoria alla data di entrata in vigore della riforma di Marianna Madia.
“Abbiamo necessità e urgenza di garantire rapidamente l’assunzione di migliaia di vincitori di concorso che, dopo anni, attendono con speranza un diritto finora negato”, spiega Cuomo. Secondo il monitoraggio avviato dal Dipartimento per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri con il Dl 101/2013 il numero dei vincitori di concorso pubblico in attesa di assunzione sull’intero territorio nazionale tra enti locali e amministrazioni dello Stato sono ad oggi 3.073.
Nessuna novità invece per gli oltre 84mila “idonei all’eventuale assunzione”, quell’esercito di precari dalle cui graduatorie gli enti pubblici attingono in relazione ad eventuali esigenze di organico a condizione di reperire le relative coperture economiche. Una procedura destinata ad interrompersi nel 2016, in assenza di nuovi interventi, quando scadrà la proroga delle graduatorie concessa dalla Legge D’Alia nel 2013.
Gli interessati speravano in un regime transitorio che prorogasse la validità (almeno sino al 2018) e sbloccasse lo scorrimento delle graduatorie ingessate dall’ultima legge di stabilità che consente, com’è noto, l’assunzione solo dei vincitori nelle facoltà assunzionali. Il rischio, denunciano in molti, è di mandare al macero decine di migliaia di professionalità certificate tramite un concorso pubblico e certamente utili alle pubbliche amministrazioni. La Legge Delega tende invece da un lato a tagliare il numero degli idonei per il futuro ma per il passato lascia aperta la questione e le incertezze che interessano decine di migliaia di lavoratori.