Assunzioni nella PA 2019, il decreto firmato dalla Bongiorno sblocca le procedure per le nuove immissioni e per i concorsi. Ecco quanti sono i posti disponibili.
Il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha firmato il decreto con cui si autorizza l’operazione.
Quanti sono i posti messi a disposizione? Chi riguardano queste nuove assunzioni e questi nuovi concorsi?
Assunzioni nella PA 2019, il decreto è stato firmato
Il Ministro Bongiorno dà finalmente seguito all’annuncio sulle nuove assunzioni nel Pubblico Impiego.
Al via dunque le procedure concorsuali per 4.902 unità e ok a 5.220 assunzioni nelle amministrazioni centrali.
Con lo stesso provvedimento è inoltre stato autorizzato l’utilizzo di oltre 35 milioni di euro per finanziare ulteriori assunzioni e nuove procedure concorsuali.
Il decreto sarà trasmesso ora al ministero dell’Economia e delle Finanze per la controfirma.
Tutte posizioni riservate agli statali in senso stretto. Si va infatti dai ministeri all’Inps.
A fare la parte da leone la Giustizia, che si aggiudica 3.817 nuove leve a cui si aggiungono oltre 3.514 altre caselle da mettere a bando. Da segnalare anche il reclutamento di 365 unità per rimpolpare i ranghi dell’Ispettorato nazionale del Lavoro.
Ecco i numeri:
- 3.800 – Ministero della Giustizia;
- 1.000 – Ministero dei Beni Culturali;
- 775 – Ministero dell’Interno;
- 473 – Ministero della Salute;
- 420 – Ministero dell’Ambiente;
- 300 – Ministero degli Esteri.
- 2.135 – Arma dei Carabinieri;
- 1.943 – Polizia di Stato;
- 1.133 – Guardia di Finanza;
- 939 – Polizia Penitenziaria.
- 66.000 Docenti
- 11.500 Addetti alle Pulizie Scuole
- 8400 inserimenti nelle amministrazioni centrali per il prossimo triennio riguarderanno anche i corpi di Polizia, i Vigili del Fuoco, i Tribunali e la Magistratura
- 1.300 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato nei Tribunali e 990 Magistrati.
L’annuncio del ministro arriva dopo che i sindacati nelle ultime settimane avevano sottolineato come nei prossimi tre anni molti settori della pubblica amministrazione si svuoteranno di personale: Quota 100, Opzione Donna, pensioni di vecchiaia e altri meccanismi di anticipo pensionistico, infatti, porteranno all’uscita da lavoro di 500mila dipendenti pubblici.