comuni italiaIn tutta Italia si torna al regime di assunzione ordinario. Ovunque sono ripartiti i meccanismi legati alle nuove assunzioni e alla mobilità che diventa libera in tutti i Comuni italiani.

 


 

 

Le uniche realtà escluse rimangono le Regioni Umbria e Liguria (dove si sono attivate solo le procedure connesse alla mobilità, ma non quelle delle nuove assunzioni); tuttavia, entro la fine di dicembre e l’inizio di gennaio anche queste ultime eccezioni sembrano infatti destinate a cadere.

 

Con Nota n. 66110 (in allegato all’articolo) il Dipartimento della Funzione pubblica dà attuazione all’art. 1, comma 234, della legge di stabilità 2016, stabilendo il ripristino delle ordinarie facoltà di assunzione negli Enti territoriali situati nelle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Molise e Puglia, nelle quali si è completata la ricollocazione del personale soprannumerario di Città metropolitane e Province. Si ricorda che la norma richiamata sia stata proposta e ottenuta dall’Associazione nel corso dell’approvazione della legge di stabilità 2016 al fine di anticipare il prima possibile lo sblocco delle assunzioni di personale, al completamento dei processi di mobilità nelle singole Regioni.

 

Il ripristino delle ordinarie facoltà di assunzione per tutte le categorie di personale è già stato disposto, con precedenti provvedimenti, con riferimento agli Enti situati nelle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna Toscana e Veneto.

 

Commenta il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro:

 

“Viene onorato in questo modo l’impegno preso dal Ministro Madia in risposta ad una mia espressa richiesta formulata lo scorso mese di novembre. I Comuni hanno fatto la loro parte: abbiamo subito il sostanziale blocco delle assunzioni per quasi due anni; abbiamo proposto ed ottenuto alcune importanti mitigazioni di questo blocco, come ad esempio le assunzioni nel settore educativo-scolastico, il recupero delle facoltà assunzionali non utilizzate negli anni precedenti, la regionalizzazione del processo di ricollocazione. Il confronto costruttivo è stato fondamentale – conclude il presidente dell’Anci – per la risoluzione dei problemi organizzativi degli enti locali. Su questa linea dobbiamo procedere ora per superare i pesanti vincoli al turn-over ottenerne l’innalzamento al 75% per tutti i Comuni”.