I presidenti Massimo De Felice e Roberto Maroni hanno firmato il documento che consente all’Istituto di erogare a tutti i cittadini (non solo agli infortunati sul lavoro) prestazioni sanitarie qualificate a integrazione dell’offerta del Ssn. Siglata contestualmente anche la  Più servizi sanitari e riabilitativi in Lombardia per chi ha subito un infortunio sul lavoro o è affetto da malattia professionale: questo l’obiettivo del protocollo siglato oggi dal presidente della Regione, Roberto Maroni, e dal presidente dell’Inail, Massimo De Felice, che riconosce all’Istituto la possibilità di erogare prime cure ambulatoriali e cure riabilitative integrative ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale. L’intesa – che, in Lombardia, interessa l’assistenza dii circa 40mila infortunati che ogni anno necessitano di prestazioni riabilitative, oggi svolte all’interno delle strutture sanitarie, anche in collaborazione con ambulatori dedicati dell’Inail – è stata siglata nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 12 della legge 67/88 e dall’accordo Stato-Regioni del 2 febbraio 2012.

Le prestazioni erogate senza oneri aggiuntivi per lo Stato. L’accordo prevede che le prestazioni siano erogate dall’Inail senza oneri aggiuntivi per lo Stato, in proprie strutture accreditate o in strutture convenzionate con il Servizio sanitario regionale, individuate in accordo con la Regione, garantendo una piena integrazione tra i livelli di tutela a carico del Servizio sanitario regionale e dell’Istituto. Prevista, inoltre – tramite la stipula di ulteriori convenzioni – l’avvio di progetti di ricerca e di formazione in ambito protesico, riabilitativo e di reinserimento sociale e lavorativo, e la promozione della pratica sportiva per persone con disabilità.

Un “Sistema in rete” per il recupero dell’integrità psicofisica degli infortunati. E proprio contestualmente alla firma dell’intesa è stata sottoscritta anche la prima convenzione attuativa che riguarda la ricerca di nuove tecnologie e metodologie di assistenza e la sperimentazione di protocolli innovativi di riabilitazione. Per quanto riguarda l’attività di ricerca, si intende avviare un ‘Sistema in rete’ che permetta la creazione di una filiera completa del recupero dell’integrità psicofisica degli infortunati sul lavoro e tecnopatici. Tale ‘Sistema in rete’ sarà realizzato attraverso un “Polo integrato della ricerca” che vedrà l’Inail collaborare con le strutture identificate da Regione Lombardia e, in particolare, il Campus di Lecco del Politecnico di Milano, dove è già operativa la collaborazione del CNR su questi temi.

Maroni: “Intesa che valorizza gli investimenti fatti dalla Regione sul territorio”. “Con questa iniziativa, Regione Lombardia intende valorizzare gli investimenti fatti sul proprio territorio nei campi della meccatronica, robotica, design, edilizia sostenibile, elettronica, sensoristica, bioingegneria, materiali funzionali, sicurezza e rischio – ha detto Maroni – nonché qualificare il territorio lombardo, e in particolare quello lecchese, come centro di eccellenza per la cura e la ricerca sulla cura di vittime di eventi traumatici e tecnopatici, in grado di rispondere alle necessità terapeutiche anche di cittadini non residenti nella regione”.
Una rete unica a livello europeo. Altro aspetto caratterizzante della convenzione è la volontà di dare vita – attraverso la collaborazione prevista tra Sistema sanitario lombardo, Inail, Politecnico di Milano, Cnr e Univerlecco e anche grazie al coinvolgimento delle molteplici aziende che partecipano al Cluster “Tecnologie per gli ambienti di vita” – a una rete unica non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo.
De Felice: “Completare al più presto l’elenco delle regioni che hanno sottoscritto l’accordo quadro”. Secondo De Felice il protocollo d’intesa firmato con la Regione Lombardia “è importante per due aspetti”. Il primo: anche la Lombardia adesso fa parte dell’elenco delle regioni che hanno sottoscritto l’accordo quadro per la definizione delle modalità di erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell’Inail. “Speriamo che questa firma dia nuovo impulso emulativo – ha aggiunto De Felice – Quell’elenco deve essere completato al più presto: è passato più di un anno dalla prima sottoscrizione – del febbraio 2013 – e dobbiamo vincere gli impedimenti residui per garantire le stesse potenzialità di azione su tutto il territorio nazionale”.

“Un piano operativo di ricerca che potrà dare grandi risultati e ricche opportunità”. Il secondo aspetto importante – ha sottolineato il presidente dell’Inail – è dato, invece, dalla convenzione attuativa che si aggiunge da subito al protocollo quadro. “La convenzione definisce uno stile nuovo, un ‘sistema in rete’ che mette insieme ricerca, alta tecnologia, eccellenti esperienze applicative: l’Inail, col Politecnico di Milano, con gli Istituti del Cnr – ha concluso De Felice – Oltre al disegno strategico è stato delineato un primo piano operativo che potrebbe portare grandi risultati e ricche opportunità anche in riferimento ai piani di ricerca europei”.

FONTE: Inail

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