Ecco una panoramica sull’Assegno Unico Universale per figli a carico 2022, con in particolare una breve sintesi dedicata ai Dipendenti Pubblici.
L’introduzione dell’assegno unico universale modifica i bonus famiglia attuali, con ricadute per tutti i lavoratori, compresi i dipendenti pubblici.
Scopriamo dunque nello specifico cosa cambia quest’anno.
Che cos’è l’Assegno Unico Universale per figli a carico?
Il decreto legislativo 230 del 21 dicembre 2021, istituisce l’assegno unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
A questo link trovate le informative preparate dall’Agenzia delle Entrate.
Assegno Unico Dipendenti Pubblici 2022: le novità
L’assegno unico sostituisce le detrazioni per i figli a carico minori di 21 anni, gli assegni e i vari bonus erogati finora, con l’obiettivo di favorire la natalità, sostenere la genitorialità e promuovere l’occupazione, in particolare quella femminile.
La misura interesserà 11 milioni di under 21, estendendo i benefici a 5 milioni che prima non erano coperti da alcun sostegno.
Il beneficio sarà erogato, a partire dal 1° marzo 2022, direttamente dall’Inps, previa domanda del lavoratore presentata con una procedura ipersemplificata tramite il sito internet o il contact center dell’Istituto oppure attraverso i patronati.
Dal 1° gennaio 2022 non bisognerà dunque più rivolgersi agli uffici interni della propria amministrazione di appartenenza per fare richiesta dell’assegno unico. Inoltre non bisogna più andare sul portale NoiPA per comunicare di non avere più diritto alle detrazioni; a precisa domanda ha risposto sempre INPS per la famiglia, spiegando che queste verranno tolte in automatico dal sistema in quanto non verranno più erogati gli ANF e detrazioni come da normativa.
Pertanto dal mese di marzo 2022 non verranno più erogati gli assegni per il nucleo familiare e gli assegni familiari; inoltre, non saranno più riconosciute le detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni.
Come presentare domanda?
La procedura per presentare domanda è valida per tutti, dipendenti pubblici compresi.
Le domande, corredate o meno di ISEE, potranno essere presentate già a partire dal 1° gennaio 2022. Inoltre possono essere presentate in qualunque momento dell’anno e, se accolte, danno diritto all’erogazione del beneficio fino al mese di febbraio dell’anno successivo.
Tutte le domande presentate entro il 30 giugno di ciascun anno danno comunque diritto agli arretrati dal mese di marzo.
Nello specifico la domanda può essere presentata attraverso questi canali:
- accedendo dal sito web www.inps.it al servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico” con SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);
- tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti gratuitamente dagli stessi.
Maggiori informazioni sono disponibili nel documento di informativa fornito dall’INPS.
Gli importi
Infine, una breve panoramica sugli importi.
Ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro, spetta per ogni figlio minore un assegno base di 175 euro.
Questo valore decresce al crescere dell’ISEE, fino a stabilizzarsi a 50 euro mensili a figlio per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.
A questa base si sommano varie maggiorazioni per:
- ogni figlio successivo al secondo;
- famiglie numerose;
- figli con disabilità;
- madri di età inferiore ai 21 anni;
- nuclei familiari con due percettori di reddito.
Una maggiorazione temporanea è, inoltre, prevista per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro.
Qui di seguito potete consultare una tabella riepilogativa.
Fonte: articolo di Giuseppe Orefice