Qualche settimana fa In Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i decreti relativi al nuovo contratto del Personale Militare delle Forze Armate (DPR n. 40); a quello delle Forze di Polizia a ordinamento civile e militare (DPR n. 39); quello dei Vigili del Fuoco direttivo e dirigente e non (rispettivamente DPR n. 42 e DPR n. 41). Riguardo gli arretrati delle Forze Armate quanti soldi in busta paga?
Il rinnovo del contratto – per il triennio normativo ed economico 2016-2018 – ha introdotto diverse novità per le Forze Armate e di Polizia. Da una parte sono state modificate le retribuzioni tabellari e ciò comporterà un incremento di stipendio a partire dal cedolino NoiPA di giugno.
E gli arretrati?
Gli arretrati maturati nel biennio 2016-2017 saranno corrisposti una tantum in occasione della prima scadenza utile: circa 556 euro per le forze di polizia e 517 euro per le forze armate. Sempre sulla parte economica il nuovo contratto prevede il riconoscimento delle indennità di impiego operativo al personale assente per infermità o in licenza straordinaria, un aumento dell’assegno funzionale del personale con almeno 17 anni di servizio di 10 euro al mese e la rivalutazione dei compensi per il lavoro straordinario.
La parte normativa
Riguardo alla parte normativa il nuovo contratto recepisce diversi istituti di flessibilità introdotti con la Legge Madia e del Jobs Act. I permessi brevi (concessi ad esempio per espletare visite specialistiche, terapie o esami diagnostici) salgono ad un massimo di 54 ore annue dalle 36 ore attuali. Il dipendente che avrà usufruito delle ore di permesso dovrà recuperarle nel mese successivo. Il congedo parentale retribuito (45 giorni) sarà frazionabile entro il compimento del 6° anno del bambino, mentre il congedo ordinario non goduto nel corso dell’anno sarà fruibile nei 18 mesi successivi. Rideterminata l’indennità di compensazione in 8 euro (dai 5 euro previsti attualmente) mentre l’anticipo delle spese legali cresce a 5mila euro raddoppiando rispettio ai 2.500 euro attualmente previsti. Cambiano anche le regole disciplinari (ne abbiamo parlato in questo articolo).