Dipendenti Pubblici sulle barricate: arriva l’ennesima tegola sulla questione dell’anticipo del TFS.
Anticipo TFS Dipendenti Pubblici: il sito INPS pone l’ennesimo intoppo sulla questione, scatenando l’ira dei Dipendenti Pubblici.
Si ricorda che, per chi non lo sapesse, il trattamento di fine servizio (TFS), in Italia è una indennità corrisposta, alla fine del rapporto di lavoro, ai dipendenti pubblici statali. Per i dipendenti degli enti locali è talvolta detta “indennità di fine servizio”.
Come noto il DL 4/2019 ha previsto la possibilità per i dipendenti pubblici di ottenere un prestito dal settore bancario sino a 45mila euro della buonuscita maturata.
Putroppo, allo stato attuale, la misura è rimasta lettera morta. E adesso l’INPS pone un altra tegola per gli statali.
Anticipo TFS Dipendenti Pubblici: sul sito INPS non si può più visualizzare il saldo?
In pratica il sito dell’Inps non consente più ai dipendenti pubblici di conoscere la somma che hanno diritto a riscuotere in qualità di TFS.
Rcordiamo che lo stesso Istituto aveva comunicato che dal 1° aprile 2019, all’interno del “Fascicolo previdenziale del cittadino”, si poteva visualizzare il prospetto di liquidazione del trattamento di fine rapporto (TFR), oltre a quello relativo al trattamento di fine servizio (TFS).
Adesso questo sistema non sarebbe più attuabile.
Infatti gli utenti registrati non hanno pià accesso alle informazioni relative al Trattamento di Fine Rapporto per gli statali. La spiegazione è stata fornita dai dirigenti dell’ente: in pratica si tratterebbe di un “abuso” negli accessi avvenuto negli ultimi mesi.
Troppe persone, anche nella speranza dello sblocco dell’anticipo, avrebbero presentato richiesta. Questo eccesso di richieste avrebbe provocato il crash del sito.
Quindi, in realtà, per conoscere il saldo l’unica possibilità è quella di accedervi tramite la fruizione dell’anticipo del TFS grazie al decreto dello scorso anno, il Dl 4/2019.
E qui sorge l’ennesimo problema: l’ultima decisione del Consiglio di Stato ha rallentato la bruocrazia anche su questo fronte.
C’è anche il blocco del Consiglio di Stato
Infatti, la situazione non è delle ideali: questo perchè se il TFS in sè è una certezza, la questione Anticipo del TFS non lo è affatto.
A complicare le cose c’è stata anche la questione dello stop arrivato dal Consiglio di Stato.
l Consiglio di Stato ha rilevato un’incongruenza tra gli aspiranti alla richiesta del finanziamento inseriti nel testo del Dl 4/2019 e qualli inseriti nello schema di Dpcm.
Inoltre ha rilevato l’assenza in questo schema di Dpcm delle regole per rivedere l’accordo quadro che regola il finanziamento.
Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.
I dipendenti pubblici protestano
E il malumore nel Pubblico Impiego e nei sindacati di categoria aumenta.
Già nei mesi scorsi il sindacato Confsal-Unsa aveva presentato al governo una diffida per questo nodo relativo all’anticipo TFS. Il sindacato, infatti, lamenta lo scandaloso trattamento riservato ai soli lavoratori pubblici che al termine della loro attività lavorativa sono costretti ad attendere anni per ricevere il proprio TFR/TFS, dopo decenni di regolare contribuzione.
E la mobilitazione probabilmente non mancherà: di questo passo si finirà in piazza.
Benissimo la mobilitazione, ma i problemi sono svariati e a pagarne le conseguenze è sempre il lavoratore, addirittura in misura maggiore il dipendente pubblico. Abbiamo diritto ai nostri soldi, tutti, proprio in virtù del fatto che abbiamo lavorato una vita (rispetto a quelle assurde pensioni dopo soli 15 anni di lavoro) versando regolarmente e ripeto regolarmente (nessun euro in nero per noi!!!!) i contributi! Il TFR o il TFS va dato subito e non diciamo che diventa un problema per le casse dello Stato, per piacere!!! La fondamentale mobilitazione da fare, secondo me, è proprio quella contro gli esagerati stipendi… Leggi il resto »
E una vergogna italiana.
una vera vergogna italiana. hai ragione