Ci siamo quasi: il Decreto ha ottenuto il bollino della Ragioneria generale e le firme dei tre ministri interessati: Roberto Gualtieri (Economia), Nunzia Catalfo (Lavoro) oltre ovviamente alla titolare della Funzione pubblica Fabiana Dadone.
Anticipo del TFR Dipendenti Pubblici 2020: il Decreto attuativo è ormai in dirittura d’arrivo, dopo la bollinatura della RGS e la firma dei ministri.
Adesso manca solo il parere della Corte dei Conti, dopo che il Consiglio di Stato aveva manifestato alcune riserve nei mesi scorsi.
La magistratura contabile dovrebbe dare l’ultimo via libera in 30 giorni, e poi si potrà partire ufficialmente.
Cosa prevede nello specifico il nuovo Decreto?
Anticipo del TFR Dipendenti Pubblici 2020
Come noto, l’articolo 23, comma 7, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 prevede la possibilità per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, di presentare richiesta di finanziamento (fino a 45.000 euro).
Si tratta dell’indennità di fine servizio maturata, alle banche o agli intermediari finanziari che aderiscono a un apposito Accordo Quadro.
Inoltre l’indennità è prevista anche per il personale degli enti pubblici di ricerca, che cessano o che siano già cessati dal servizio per accesso alla pensione. Sia con Quota 100 che con le modalità ordinarie di accesso al trattamento pensionistico di cui alla Legge Fornero.
La novità è importantissima perchè fino a questo momento l’anticipo TFR si riconosceva ai dipendenti pubblici, in quanto risultava accantonato figurativamente e liquidato solo al momento della cessazione dal servizio, come stabilito dalla legge 297/1982.
Adesso invece le cose cambieranno.
Dopo i tentennamenti di tutto l’ultimo anno, dunque, a maggio si potrebbe infine finalmente partire. Una risposta che, come detto, i dipendenti pubblici attendevano oramai da troppo tempo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it