Bankitalia ha pubblicato recentemente i nuovi dati sul rendistato e l’anticipo del Tfs continua a costare troppo: ecco nel dettaglio.


Nonostante un lieve calo del rendistato, l’indice che influenza i tassi di interesse applicati dalle banche sugli anticipi del Trattamento di Fine Servizio (TFS) per i dipendenti pubblici, la situazione resta piuttosto critica.

Vediamo tutti i dati pubblicati.

Anticipo del Tfs continua a costare troppo: i dati del rendistato

Secondo l’ultimo bollettino di Bankitalia, il rendistato generale è sceso al 3,3% (a giugno aveva raggiunto quota 3,7%), ma questo calo non influisce più di tanto sui tassi praticati dagli istituti di credito.

Per questo motivo, i dipendenti pubblici, che richiedono un del Tfs, continuano a sostenere costi elevati.
Ad esempio, per un prestito di 10’000 euro, gli interessi possono oscillare tra 340 e 400 euro. Mentre, se si richiede l’intera somma, possono essere richiesti fino a 1800 euro d’interessi.

La flessione del rendistato arriva in un momento in cui i dipendenti pubblici attendono da tempo una soluzione definitiva al problema del pagamento del TFS.

Ad un anno dalla sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il pagamento differito e rateizzato, la situazione resta bloccata. Nonostante le proposte di legge presentate in Parlamento per accelerare i tempi di liquidazione, al momento non si intravede nessuna soluzione concreta.

La beffa per i dipendenti pubblici

Per i dipendenti pubblici, tutto ciò si traduce in un’attesa prolungata e in costi aggiuntivi per accedere alla liquidazione. Molti sono costretti a rivolgersi alle banche per ottenere un anticipo, ma i tassi di interesse elevati e le lunghe tempistiche di rimborso rappresentano un ulteriore aggravio economico.

I sindacati chiedono da tempo un intervento urgente per risolvere il problema. Secondo le organizzazioni sindacali, è necessario trovare una soluzione che possa consentire di liquidare tempestivamente il TFS, garantendo, al tempo stesso, la sostenibilità del bilancio pubblico.

In attesa di sviluppi normativi, i dipendenti pubblici continuano a subire le conseguenze di un sistema che li penalizza, costringendoli a pagare interessi elevati e a rinunciare a una parte del loro diritto.