analisi-protocollo-sicurezza-covid-19-lavoroL’allegato 6 al Dpcm 26 Aprile 2020 dà importanti indicazioni: ecco l’analisi del Protocollo per la sicurezza anti Covid-19 nei luoghi di lavoro illustrato in un sintetico video del Dottor Simone Chiarelli.


Come ormai risaputo il nuovo DPCM 26 aprile 2020 appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale definisce le linee guida per la Fase 2 dell’emergenza COVID 19.

In allegato al decreto si riportano anche i protocolli condivisi fra associazioni di categoria e organizzazioni sindacali con le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro.

La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.

La mancata attuazione del Protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

In modo particolare si deve obbligatoriamente attuare ancora il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile. Ovviamente questo vale per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

E inoltre, siano adoperarsi per le operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.

Ma nell’allegato sono presenti anche altre voci che necessitano di chiarimento.

Analisi del Protocollo per la sicurezza anti Covid-19 nei luoghi di lavoro

Per questo motivo, come di consueto, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video volto a fugare tutti i dubbi su questo nuovo testo.

Qui di seguito potete consultare integralmente questo video.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli