Nel momento in cui un dipendente pubblico provoca una perdita patrimoniale per l’ente a cui appartiene a causa di una violazione dei doveri o degli obblighi che derivano dal suo rapporto di servizio con la pubblica amministrazione o dal suo mandato, si ha a che fare con la cosiddetta ipotesi di responsabilità amministrativa.
Amministratori e dipendenti pubblici: quali rischi devono affrontare?
Per evitare le conseguenze economiche che ne potrebbero derivare è possibile sottoscrivere un’Assicurazione Dipendenti Pubblici.
Va ricordato, in ogni caso, che la responsabilità personale di un pubblico dipendente è tale unicamente nell’eventualità in cui egli si sia reso protagonista di una condotta dolosa o gravemente colposa.
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Le differenze tra gli enti pubblici e i pubblici dipendenti
Gli enti pubblici, al contrario, sono chiamati a rispondere anche dei danni che vengono cagionati a terzi per un’omissione della diligenza dei propri dipendenti: si parla in tal caso di colpa lieve, sia che il dipendente non abbia tenuto un comportamento che avrebbe dovuto tenere, sia che egli abbia commesso concretamente il fatto.
La giurisprudenza precisa, poi, che un soggetto legato da un rapporto di servizio a un ente pubblico sono responsabili dal punto di vista amministrativo patrimoniale se sussiste una relazione di causalità tra il comportamento adottato e il danno arrecato o se l’evento risulta dannoso a livello economico per l’erario.
A cosa serve una polizza assicurativa
Da ciò si può intuire che i pubblici dipendenti e gli amministratori vanno incontro a molteplici rischi, anche perché essi nello svolgimento delle proprie funzioni sono sempre esposti di causare danni o all’ente di cui fanno parte o a terzi. La responsabilità di un amministratore o di un dipendente pubblico può essere distinta tra colpa e dolo; quest’ultimo non può essere assicurato, dal momento che rappresenta un atto che il responsabile ha commesso in modo volontario.
Diverso è, invece, il caso della colpa, che si concretizza nel momento in cui un fatto illecito viene commesso senza volere, che sia per imperizia, per negligenza, per imprudenza o per inosservanza delle discipline, degli ordini, dei regolamenti o delle leggi. La polizza assicurativa serve proprio a tutelare chi dovesse rendersi protagonista di un episodio di questo tipo.
La colpa lieve e la colpa grave
Il caso di colpa prevede due diverse opzioni: la colpa lieve e la colpa grave. Se per la prima è la pubblica amministrazione stessa a risponderne, per la seconda tocca agli amministratori o ai dipendenti pubblici rispondere.
La stipula di un’assicurazione da parte dell’ente è possibile per tutelare gli amministratori e i dipendenti per i casi di colpa lieve; si può prevedere, poi, una estensione alla colpa grave.
L’estensione alla colpa grave
Il premio delle estensioni alla colpa grave non ricade sull’ente pubblico ma direttamente e interamente sul soggetto assicurato. Ciascun amministratore o dipendente intenzionato a tutelarsi rispetto a tale eventualità deve sottoscrivere l’estensione.
La responsabilità amministrativa contabile
Si parla di responsabilità amministrativa contabile in presenza di una resistenza da parte di un agente contabile di una gestione di denaro, valori o beni pubblici.
Essa, in pratica, si verifica nel momento in cui si causa una perdita patrimoniale alla pubblica amministrazione, allo Stato o a un qualsiasi ente pubblico, anche se differente da quello a cui si appartiene, a causa del mancato adempimento dei doveri e degli obblighi correlati al proprio rapporto di servizio o al proprio mandato.
È diverso, invece, il caso della responsabilità amministrativa, che è quella che incombe sul soggetto che viola in modo non volontario doveri o obblighi correlati al proprio mandato provocando una perdita patrimoniale della pubblica amministrazione, dello Stato o di un qualsiasi ente pubblico.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it