L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie si è riunito per trovare soluzioni adeguate ad arginare le aggressioni al personale sanitario.
Si tratta, come purtroppo sappiamo, di una vera e propria emergenza in costante crescita: solo negli ultimi 5 anni sono stati più di 12mila i casi di infortunio in occasione di lavoro accertati positivamente dall’INAIL e codificati come violenze, aggressioni, minacce e similari, con una media di circa 2.500 l’anno dei quali il 75% a danno di donne.
In questo approfondimento sono disponibili alcuni per le azioni da adottare in questo caso per proteggersi e per fare seguire a queste aggressioni delle conseguenze penali.
Scopriamo quali sono le proposte per arginare il fenomeno dopo l’ultima riunione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza.
Aggressioni al personale sanitario: le proposte dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza
L’Osservatorio sta concludendo i lavori di redazione della Relazione annuale che sarà inviata al Parlamento entro il 31 marzo e ha sottoposto all’attenzione del Ministro le principali problematiche su cui sono impegnati i gruppi di lavoro.
Le proposte per arginare il fenomeno sono nello specifico queste:
- raccolta dei dati per un monitoraggio puntuale del fenomeno delle aggressioni, anche attraverso una più stretta collaborazione con le Regioni;
- campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per una maggiore consapevolezza del rapporto di fiducia con i medici e gli operatori sanitari;
- formazione per il personale sanitario.
Si ricorda che i compiti assegnati all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie sono i seguenti:
- monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni
- monitorare gli eventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni
- promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti
- monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro, anche promuovendo l’utilizzo di strumenti di videosorveglianza
- promuovere la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, anche nella forma del lavoro in equipe
- promuovere lo svolgimento di corsi di formazione per il personale medico e sanitario, finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti.
Le dichiarazioni del Ministro Schillaci
Il Ministro ha sottolineato “l’importanza dell’Osservatorio per la piena applicazione della legge 113 del 2020 sulla sicurezza degli operatori. A fronte del numero crescente di episodi di violenza segnalati a danno di operatori sanitari, 60 nel 2021 e 85 nel 2022, è indispensabile – ha detto – mappare le strutture più a rischio anche alla luce della collaborazione avviata con il Ministero degli Interni per garantire maggiore sicurezza negli ospedali”.
Inoltre il Ministro ha ricordato che a breve partirà anche il tavolo dedicato ai pronto soccorso, dove si verificano con più frequenza i casi di aggressione, per dare risposte concrete in termini di riorganizzazione con particolare attenzione al problema del sovraffollamento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it