4-novembre-festa-forze-armateNel 1919 venne istituita la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate per commemorare la vittoria italiana nella Prima Guerra mondiale. Ecco come si celebra quest’anno.


Oggi, 4 Novembre si celebra il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. In questo 2019 ricorre l’anno centenario del decreto che volle una festività dedicata alla appena conquistata unità della Patria.

Il programma di quest’anno

La città di Napoli quest’anno ospita le celebrazioni conclusive dedicate al 4 novembre. Dopo Trieste, il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate sarà celebrato con una manifestazione che si terrà sul Lungomare Caracciolo.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro all’Altare della patria in occasione della celebrazione del 4 novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.

Il capo dello Stato era accompagnato dal premier Giuseppe Conte, dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, dai presidenti di Senato e Camera Elisabetta Casellati e Roberto Fico e dal capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli.

Presenti anche i capi delle tre forze forze armate.

4 novembre 2019: Programma Eventi per Regione

Oltre al capoluogo campano, 35 città italiane saranno coinvolte nelle manifestazioni dedicate ad una ricorrenza particolarmente significativa per il nostro Paese.

 

Abruzzo

Campania

Emilia-Romagna

Friuli – Venezia Giulia

Lazio

Lombardia

Piemonte

Puglia

Sicilia

Trentino-Alto Adige

Valle d’Aosta

Veneto

Il 4 Novembre è la Festa delle Forze Armate

Il 4 novembre, infatti, l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

Fino al 1976, il 4 novembre è stato un giorno festivo. Dal 1977, in pieno clima di austerity, a causa della riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con la legge n° 54 del 5 marzo 1977, la ricorrenza è stata resa “festa mobile”, con le celebrazioni che hanno luogo, ancora oggi, alla prima domenica di novembre.

Nel corso degli anni ottanta e novanta la sua importanza nel novero delle festività nazionali è andata declinando ma negli anni duemila, grazie all’impulso dato dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che fu protagonista, all’inizio del XXI secolo, di una più generale azione di valorizzazione dei simboli patri italiani, la festa è tornata a celebrazioni più ampie e diffuse.