L’ANAC, Autorità Nazionale Anticorruzione, sta mettendo a punto alcune interessanti novità nell’ambito del PNRR, tra le quali spiccano la verifica digitale preventiva e l’incrocio delle banche dati nelle gare d’appalto.
Novità che si stanno realizzando nell’Autorità Anticorruzione, in base ai nuovi compiti affidati ad Anac dal PNRR, con la finalità di:
- semplificare le gare di appalto, le stazioni appaltanti e la vita degli operatori economici da un lato;
- e rendere più efficace il controllo sugli appalti del Pnrr (e di tutti gli appalti), attraverso la verifica digitale preventiva e l’incrocio delle banche dati, invece di quelle successive.
Verifica digitale preventiva e incrocio delle banche dati: le iniziative ANAC
Due sono i grossi progetti che Anac sta portando avanti in queste settimane:
1) La Banca digitale di tutti i contratti pubblici, collegando alla banca dati Anac le dodici stazioni di certificazione necessarie per ogni appalto (regolarità fiscale agenzia entrate, regolarità contributiva Inps, Inail, Cassa edile, Casellario giudiziario del Ministero Giustizia, Comunicazione Antimafia, Ministero Interni, ecc.), creando un unico passaggio burocratico, il fascicolo virtuale dell’operatore economico che certifica una volta per tutte i documenti, e permettendo ad Anac di controllare l’appalto dalla gara all’esecuzione e collaudo dell’opera.
Tutto in digitale, tutto in forma preventiva e non ex post. Con grande alleggerimento di burocrazia, scartoffie e documentazione per le stazioni appaltanti e per le imprese.
2) La qualificazione delle Stazioni Appaltanti, che porterà nei prossimi mesi alla forte riduzione delle 36.000 stazioni appaltanti attuali (oltre 100.000 centri di spesa in Italia), con la loro qualificazione e specializzazione. A dicembre è stato firmato un protocollo Palazzo Chigi-Anac, costituito un tavolo di lavoro all’interno della cabina di regia, e posto il 30 settembre 2022 come data termine della riforma, che dovrà precedere l’approvazione del nuovo Codice dei Contratti.
Il 30 marzo 2022, Anac ha approvato le linee guida organizzative. E’ un passaggio fondamentale per migliorare la spesa pubblica in Italia (comprerà chi è in grado di fare bene il contratto, e spuntare prezzi migliori), qualificare il compratore pubblico facendo fare appalti solo in digitale attraverso una piattaforma unica territoriale collegata con Anac, garantire la controllabilità dell’appalto dal bando di gara al collaudo dell’opera.
Si tratta di due novità importanti, ma riuscite finora non del tutto in Italia (nonostante una legge lo preveda dal 2018), tanto che una gara su tre avviene ancora in modalità cartacea.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it