Truffa mail falsa enti pubbliciÈ in atto una nuova truffa, che prevede l’invio di una mail falsa, proveniente da Enti Pubblici, come l’Agenzia delle Entrate: ecco come difendersi.


Truffa mail falsa enti pubblici: il fenomeno delle truffe, sia telematiche che di persona, è in costante aumento.

Le principali vittime sono sicuramente gli anziani: come abbiamo visto, infatti, soprattutto nella Capitale, si registrano cinque tentativi di truffa al giorno.

Ma si tratta di un fenomeno trasversale, che può interessare i cittadini di ogni età.
Nelle ultime settimane, è sempre più frequente ricevere mail false, da parte di enti pubblici, come l’Agenzia delle Entrate.

Vediamo come riconoscere una mail falsa.

Truffa mail falsa enti pubblici: gli step per riconoscerla

Con un controllo superficiale, queste mail potrebbero sembrare veramente provenire da un ente pubblico.
Ma, se le leggiamo accuratamente, possono essere individuati errori sospetti.

Solitamente, l’oggetto della mail cattura l’attenzione del cittadino. Troviamo diciture come “Commissione di osservanza sul Registro Tributario”, che implica una sanzione, che può mettere in allarme il destinatario.

Nonostante il logo sia quello dell’ente pubblico, il testo della mail presenta alcune caratteristiche che possono far scattare un allarme-truffa.

Le mail iniziano sempre con diciture come “Gentile cliente”, che è una premessa piuttosto insolita. Il testo, poi, spesso contiene errori come

  • “le spiegazioni alle sconvenienze riscontrate sono disposti”;
  • “la presente mail è stata procreata automaticamente”.

Occorre fare attenzione anche alla mail del destinatario: l’Agenzia delle Entrate, così come tutti gli enti pubblici, utilizzano canali istituzionali con mail riconducibili agli enti e non passano mai per altri indirizzi.

Truffa mail falsa enti pubbliciTruffa mail falsi enti pubblici: la comunicazione della Polizia di Stato

Come dichiarato da Ivano Gabrielli, direttore del servizio polizia postale e telecomunicazione della Polizia di Stato:

“Si tratta di un fenomeno ascrivibile a un sistema che conosciamo bene e si manifesta con mail che in apparenza sembrano provenire da Enti pubblici, ma in realtà sono inviate da gruppi criminali, molto spesso stranieri, che portano appresso scarsa conoscenza del sistema istituzionale italiano e hanno quindi sgrammaticature che non sono solo nella lingua ma anche nelle richieste che vengono effettuate”.

Ecco alcuni consigli dall’esperto:

“Ogni volta che c’è una mail che arriva da un ente pubblico è bene fare una sorta di giro del perimetro, perché gli enti pubblici comunicano con metodi diversi. Si fa attraverso PEC, che certifica la provenienza ufficiale e precisa. In secondo luogo, bisogna stare attenti al testo che pone incongruenze che debbono essere analizzate ed è necessario stare attenti a elementi che accompagnano la comunicazione mail”.

Per quanto riguarda l’indirizzo di invio:

“Basta passare sopra con il cursore per capire a chi appartiene, se è di un provider gratuito non è certo una mail istituzionale. In ogni caso è bene non scaricare alcun allegato. Per qualsiasi dubbio meglio rivolgersi a un esperto e contattare anche il commissariato virtuale che è in grado di dare supporto e consigli”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it