trasparenza-rifiuti-carta-dei-serviziL’entrata in vigore degli obblighi legati al nuovo metodo tariffario dei Rifiuti e alla Trasparenza del Servizio Rifiuti è ormai imminente: ma dal punto di vista “qualitativo” occorre operare ancora alcune precisazioni.


All’interno della Trasparenza del Servizio Rifiuti, infatti, riveste una particolare importanza la questione legata alla Carta dei Servizi.

L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) tramite la delibera 71/2020 e il relativo allegato A ha stabilito le linee guida per il settore dei rifiuti con riferimento ai temi inerenti alla qualità del servizio, i criteri per la misurazione della qualità e quantità della raccolta differenziata dei rifiuti e la definizione di norme in materia di Economia Circolare, con particolare riferimento al riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti.

Uno dei punti cardine di questa delibera riguarda proprio la certificazione della qualità offerta per il servizio, che verte attorno alla cosiddetta Carta dei Servizi.

Qual è lo scopo di una Carta dei Servizi nel settore energetico?

Mediante l’adozione della Carta dei Servizi si confrontano i dati sui livelli effettivi di qualità e sul rispetto degli standard di qualità indicato dai gestori dei servizi nei relativi contratti.

In questo moto si mettono a confronto non solo le “promesse” di qualità fatte dai gestori ai loro utenti, ma anche le prestazioni affettivamente realizzate nel periodo considerato.

La Carta dei Servizi si propone pertanto di illustrare in modo chiaro e dettagliato le caratteristiche dei servizi erogati dal soggetto gestore, anche mediante la definizione

  • degli standard di qualità dei servizi
  • dei diritti dei Cittadini-Utenti
  • e delle relative modalità di tutela.

Innovativa era già stata la Delibera 26 maggio 357/2017, che aveva perfezionato il meccanismo della Carta dei Servizi per il settore idrico.

Con questa pronuncia infatti l’ARERA aveva intimato ai gestori l’utilizzo della sopra citata Carta, pena sanzioni in caso di mancato utilizzo.

Il settore dei rifiuti e la Carta dei Servizi carta-dei-servizi

Con la delibera sopra citata l’ARERA ha dunque delineato delle linee guida relative specificamente al settore dei rifiuti, investito dalle modifiche introdotte dall’autorità su molti aspetti, che vanno dalla trasparenza al metodo tariffario vero e proprio.

Fino alla delibera 71/2020 l’assenza, di uno schema tipo di carta dei servizi settoriale, diversamente dagli altri settori regolati dall’Autorità, ha dato luogo a un’estrema eterogeneità delle prassi adottate.

I gestori dovranno dunque attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti, tra i quali rientra proprio la Carta della qualità del servizio.

Pertanto il meccanismo riguardante gli obblighi di trasparenza si applica a pieno titolo anche alla Carta dei Servizi. Anch’essa, dunque, dev’essere inclusa all’interno di un’apposita sezione del proprio sito Internet dedicata alla trasparenza del servizio erogato, facilmente accessibile dalla Home Page.

Ricordiamo che i contenuti devono essere esposti in modo facilmente comprensibile. E devono essere organizzati in modo tale da favorire, da parte dell’utente, la chiara identificazione delle informazioni inerenti all’ambito territoriale di proprio interesse.

Trasparenza rifiuti: l’importanza della Carta dei Servizi

Come nelle altre Carte di Servizi anche nel settore dei Rifiuti il gestore deve impegnarsi a rispettare gli standard di qualità, che rappresentano il fulcro del processo di miglioramento della qualità che la Carta intende promuovere.

Gli standard di qualità riportati dalle Carte dei servizi si suddividono in standard specifici e standard generali.

Ad esempio, gli standard specifici di qualità si riferiscono alle singole prestazioni da garantire all’utente, come ad esempio tempi massimi per l’esecuzione di prestazioni richieste, risposta a richieste scritte, risposta a reclami, rettifiche di fatturazione ecc…

Gli standard generali di qualità, invece, si riferiscono al complesso delle prestazioni rese agli utenti. Riguardano in modo particolare la continuità del servizio di fornitura.

Infine i reclami o le segnalazioni aventi ad oggetto la qualità del servizio devono essere preventivamente inviati dall’utente al proprio gestore di riferimento, che è tenuto a rispondere entro i termini e con le modalità fissati proprio dalla propria Carta dei servizi.

L’utente può altresì verificare, anche consultando il sito web del gestore, se lo stesso abbia attivato procedure di conciliazione.

Trasparenza Rifiuti GolemL’avvento del nuovo Metodo Tariffario dei Rifiuti e della Trasparenza del Servizio Rifiuti è imminente: come non farsi trovare impreparati

Oramai la scadenza è davvero alle porte: il 1° Luglio 2020 (proroga del termine iniziale, il 30 Aprile) infatti entrano in vigore i nuovi obblighi in materia di trasparenza dettati dall’Allegato A alla delibera n. 444/2019.

Per aiutare gli Enti nella transizione al nuovo regime lentepubblica.it in collaborazione con il gruppo GolemNet ha organizzato gli ultimi seminari formativi in materia di TARI.

In particolare potete rivedere il seminario dedicato all’argomento “PEF, Piano Tariffario e Trasparenza Rifiutiseguendo la procedura descritta a questo link.

La Società che fornisce, con successo da molti anni, prodotti software e consulenza alla pubblica amministrazione locale ha sviluppato una piattaforma web ad hoc: Trasparenza Rifiuti Golem.

La piattaforma è stata predisposta per rispettare gli obblighi imposti dall’ARERA in capo a gestori e Comuni.

Maggiori informazioni e una demo del servizio offerto sono disponibili a questo link: https://www.trasparenzarifiuti.it/

 


Fonte: articolo di Simone Bellitto