È ufficiale: lo Spid sarà disponibile anche per i minorenni. Vediamo a quali servizi potranno accedere e quali sono i dettagli.
Spid minorenni ufficiale: lo Spid (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) potrà essere utilizzato anche dai minori. Fino ad oggi, i minorenni erano esclusi dal mondo dei servizi online della Pubblica Amministrazione, ma scorsa settimana il Garante della Privacy ha finalmente dato il via libera.
Vediamo allora come richiederlo e a quali servizi potranno accedere.
Spid minorenni ufficiale: come richiederlo
Lo Spid per i minorenni potrà essere richiesto dai genitori o chi ne esercita la responsabilità genitoriale. Proprio per questo non basterà l’autocertificazione, ma come detto dal Garante della Privacy, serviranno alcuni accorgimenti in più, che permettano la verifica di chi richiede lo Spid per il proprio figlio.
Serviranno anche altre modalità per verificare l’esistenza dell’identità dell’altro genitore, di cui si dovrà verificare anche l’effettiva volontà di delegare il genitore richiedente. Ci sarà bisogno di diverse certificazioni, come la copia del documento d’identità, la firma autografa e quella digitale, l’accesso con Spid, etc.
Bisognerà, poi, verificare l’identità del figlio minorenne: ai minori sarà fornita un’informativa su tutta la procedura, con un linguaggio semplice e chiaro, facilmente comprensibile.
Raggiunta la maggiore età, i soggetti potranno decidere se mantenere lo Spid o revocarlo.
Spid minorenni ufficiale: a quali servizi si potrà accedere
Saranno diversi i servizi a cui potranno accedere i minori con lo Spid, come:
- Servizi scolastici (come il registro elettronico);
- Servizi Inps;
- Fascicolo Sanitario Elettronico;
- Verifica punti sulla patente AM per i ciclomotori.
Questi servizi potranno essere utilizzati solo per i minori sopra i 14 anni. Per gli under 14, specificatamente la fascia che va dai 5 ai 14 anni, è previsto un periodo di prova, solo per i servizi scolastici, fino al 30 giugno 2023.
Spid minorenni ufficiale: come si è espresso il Garante della Privacy
L’11 febbraio scorso, l’AgID (Agenzia per l’Italia digitale) ha inoltrato le “Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori” al Garante della Privacy. Dopo aver esaminato il documento, il Garante ha dato l’ok, ma richiedendo comunque garanzie aggiuntive sul trattamento dei dati e sull’applicazione delle linee guida per la fascia tra i 14 e i 18 anni.
Questo perché, sempre come detto dal Garante, i servizi online possono esporre potenzialmente i minori a rischi che richiedono una specifica protezione. Proprio per questo ha deciso per la distinzione dei minori in due fasce.
Il Garante ha inoltre richiesto la creazione di un meccanismo che sia in grado di controllore chi richiede l’identità digitale per il proprio figlio minorenne e che possa verificarne la genitorialità.
In caso di richiesta per un minore, l’Identity Provider dovrà svolgere due verifiche d’identità:
- Una rivolta al genitore che ne fa richiesta;
- Una al minore per il quale si vuole creare l’identità digitale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it