spid-come-richiederloIn questo articolo vi descriveremo in maniera sintetica, ma accurata su come interfacciarsi al nuovo SPID e su come fare per richiederlo.


Questo è un momento storico molto importante, in cui l’Identità Digitale Unica sta soppiantando gli altri sistemi di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione.

Infatti, l’articolo 24 della legge Semplificazioni (legge n. 120/2020, di conversione del dl n. 76/2020) introduce, con il comma 4, l’obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di utilizzare esclusivamente le identità digitali.

Per questo motivo diventa estremamente importante capire come interfacciarsi al nuovo sistema.

E in primo luogo capendo in quale modo si può richiedere questa nuova autenticazione digitale, denominata SPID.

Che cos’è lo SPID in breve?

In poche parole lo SPID è il sistema di autenticazione che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’identità digitale unica.

L’identità SPID è costituita da credenziali (nome utente e password) che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti i servizi online.

SPID: ecco come fare per richiederlo spid-come-richiederlo-che-cos-e

Ecco qui di seguito descritti i passaggi da seguire per ottenere il proprio SPID personale.

Cosa bisogna accertarsi di avere prima di iniziare?

Prima di attivare lo SPID si deve tenere che per ottenerlo occorre avere a disposizione:

  • un documento italiano in corso di validità
  • la tessera sanitaria (o tesserino codice fiscale oppure il certificato di attribuzione)
  • un e-mail e un numero di cellulare personali.

Per i cittadini che risiedono all’Estero o per i cittadino italiani iscritti all’AIRE, invece serviranno:

  • un indirizzo e-mail personale
  • il numero di telefono cellulare italiano o estero usato normalmente
  • un documento di identità valido
  • il tesserino del codice fiscale (oppure il certificato di attribuzione).

A chi è rivolto?

Lo SPID è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni e in possesso di un documento di riconoscimento italiano valido e di una tessera sanitaria o del tesserino del codice fiscale.

Spid: come richiederlo? Occorre scegliere tra i gestori d’identità

Una volta raccolti i documenti necessari ci si può rivolgere a uno dei soggetti che eroga le credenziali SPID (identity provider).

Sono infatti diversi i gestori di identità abilitati (identity provider) che consentono di ottenere l’identità SPID.

Una volta scelto il provider preferito si può direttamente passare alla registrazione sul loro sito.

In genere la registrazione consiste in tre passaggi:

  1. inserimento dei dati anagrafici;
  2. creazione delle credenziali SPID;
  3. effettua il riconoscimento scegliendo tra le modalità offerte dal gestore.*

* Esistono modalità gratuite o a pagamento, da conoscere prima di procedere nell’attivazione. I tempi di rilascio dell’identità digitale dipendono dai singoli gestori.

Per un approfondimento completo su come ottenere lo SPID gratis cliccate qui.

N.B. Una volta ottenuto, l’utilizzo di SPID è gratuito per il cittadino. 

In alternativa ci si può recare presso una delle pubbliche amministrazioni che possono svolgere le procedure di identificazione, consentendo quindi il rilascio successivo di SPID.

La tabella con i gestori SPID

Qui a fianco potete visualizzare la tabella con l’elenco completo dei gestori (come indicato da Agid).

Tabella 1: Elenco Provider SPID (clicca sull’immagine per ingrandire).

Quali sono le modalità di riconoscimento attive?

L’utente può scegliere la modalità di riconoscimento che ritiene più comoda.

Le modalità di riconoscimento attive sono le seguenti:

  • di persona, presso gli uffici dei gestori di identità digitale;
  • via webcam, con operatore messo a disposizione dal gestore di identità o con un selfie audio-video, insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario come ulteriore strumento di verifica della tua identità;
  • con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico, identificandoti attraverso le app dei gestori, scaricabili dai principali app store;
  • e infine con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) – è possibile usare anche la tessera sanitaria -, oppure con firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.

I tre livelli di sicurezza spid-sicurezza

Si ricorda che ogni servizio richiede l’accesso con un determinato livello sicurezza.

Pertanto l’utente deve essere accorto e scegliere un gestore che garantisca il livello di sicurezza di cui ha bisogno.

I tre livelli di sicurezza, nel dettaglio, sono i seguenti:

  • il primo è il livello 1, con le credenziali SPID dell’utente (nome utente e password);
  • poi abbiamo il livello 2, con le credenziali SPID e la generazione di un codice temporaneo di accesso one time password (OTP) o l’uso di un’app fruibile attraverso un dispositivo, come ad esempio uno smartphone;
  • infine abbiamo il livello 3, il quale prevede l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

Maggioti informazioni sui livelli di sciurezza dello SPID sono disponibili a questo link.

Il Manuale Utente sullo SPID

Tra i vari provider InfoCert ha inoltre reso disponibile sul portale AgID un apposito Manuale Utente dedicato a chi ha bisogno di ottenere tutte le informazioni relative allo SPID.

Potete consultare, leggere o scaricare il Manuale Utente SPID a questo link.

SPID: ecco come farlo comodamente da casa, senza spostarsi.

SPID in tabaccheria: ecco come fare per richiederlo.

SPID per i servizi digitali del lavoro

Lo SPID consente anche di accedere e fruire a un’ampia gamma di servizi.

Tra questi troviamo anche i servizi digitali riguardanti il mondo del lavoro, sia lato datore di lavoro sia lato dipendente.

Dal 15 novembre 2020, l’accesso ai servizi online del Ministero del Lavoro avviene tramite SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Il sopraggiungere dell’emergenza epidemiologica ne aveva infatti impedito l’avviamento in esercizio, già previsto per il 13 marzo 2020.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

Tra le altre cose, infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noto che dal 7 luglio 2021 sono cambiate le modalità di sicurezza per accedere al Portale Servizi Lavoro: nell’ambito delle operazioni svolte con il Sistema Pubblico di Identità Digitale, infatti, è previsto il passaggio al livello 2 di sicurezza con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le tutele verso gli utenti.

Lo SPID ha sostituito tutte le vecchie credenziali

Perché è davvero importante rispondere agli interrogativi sullo SPID e su come richiederlo?

La risposta sta nel fatto che, come abbiamo anticipato all’inizio da febbraio 2021 tutti gli utenti dovranno accedere ai servizi web delle Pubbliche Amministrazioni solo attraverso l’identità digitale (SPID, Cns o Cie).

Non saranno più valide quindi le vecchie credenziali (PIN, password, username) che erano state rilasciate da singoli:

  • Ministeri;
  • Agenzie governative (Entrate; Dogane; ecc.);
  • Autorità (Privacy, Antitrust, ecc.);
  • Enti (INPS, INAIL, ecc.);

A titolo esemplificativo ricordiamo che a partire dal 1° Ottobre 2020 è iniziato lo Switch-Off dal PIN allo SPID anche per i Servizi INPS, molto utilizzati da Cittadini e Imprese.

Lo switch-off dal PIN allo SPID è stato preceduto, a partire dalla data in questione, da una fase transitoria, nel corso della quale:

  1. non saranno rilasciati nuovi PIN agli utenti, salvo quelli richiesti da utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID e per i soli servizi loro dedicati;
  2. i PIN già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria.

Maggiori informazioni a questo link.

Ulteriori approfondimenti

Qui di seguito vi proponiamo altri interessanti approfondimenti sulla materia dello SPID:

Video AgID sullo SPID

Nel player video qui di seguito potete visualizzare una breve presentazione dell’AgID su come funziona l’Identità Digitale Unica.


Fonte: articolo di Giuseppe Orefice