L’emergenza generata dall’epidemia da Covid-19 ha imposto il lavoro agile come modalità di esecuzione della prestazione di lavoro in tutta la PA.
Smart Working negli Enti Locali: una necessità in modo particolare nei Comuni che hanno dovuto rimodulare radicalmente le proprie modalità di azione:
- Sul fronte esterno. Per garantire non solo la continuità dei servizi esistenti. Ma anche l’approntamento di nuove e urgenti iniziative per rispondere ad esigenze mutate in modo imprevedibile
- E sul fronte interno. Dovendo essi stessi contribuire a garantire il prioritario distanziamento sociale mediante la massima riduzione del personale in servizio.
Il lavoro agile è così diventata la modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa con il necessario ripensamento delle logiche organizzative interne ed esterne degli Enti.
Smart Working negli Enti Locali: il quaderno operativo dell’ANCI
La normativa emergenziale, anche per i Comuni, individua infatti un obiettivo chiarissimo (riduzione dei servizi in presenza), da perseguire sino alla cessazione dello stato di emergenza, e introduce strumenti molteplici, che consentono alle amministrazioni di attuare autonomamente le opzioni organizzative meglio rispondenti alle proprie esigenze.
Il 22mo Quaderno Operativo dell’Anci ‘L’organizzazione degli uffici in emergenza Covid-19: servizi indifferibili, lavoro agile semplificato, nuovi permessi e congedi’ vuole supportare i Comuni in emergenza Covid 19 nella riorganizzazione interna ed esterna degli uffici e dei servizi.
Il tutto con la consueta appendice di modulistica, fac simili di determine e delibere e normativa di riferimento analizzata puntualmente nei suoi aspetti applicativi.
Fonte: Anci