siti-web-pa-garante-privacy-linee-guida-agidArriva il via libera del Garante della privacy alle Linee guida AgID dedicate ai Siti web della PA.


Il Garante privacy ha dato il via libera alle modalità per la realizzazione e la modifica dei siti delle pubbliche amministrazioni, proposte dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e contenute nelle nuove “Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA”.

Lo schema delle Linee guida, come evidenzia l’Autorità nel provvedimento, rappresenta un’opportunità per offrire ai titolari del trattamento, e ai soggetti a vario titolo coinvolti, indicazioni utili ad assicurare la protezione dei dati personali trattati dalle pubbliche amministrazioni nell’ambito della gestione dei siti web e dei servizi digitali, in ossequio al principio di privacy by design e by default.

Siti web della PA: Garante privacy approva le Linee guida AgID

Nell’esprimere il parere favorevole, il Garante per la protezione dei dati personali ha però indicato la necessità di alcune integrazioni, per assicurare la conformità delle Linee guida al Regolamento e al Codice della privacy.

In presenza di un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche, è necessario che nello schema venga indicata l’effettuazione della valutazione d’impatto sulla protezione dati prima di procedere al trattamento e, se del caso, la consultazione preventiva dell’Autorità.

Altre integrazioni riguardano le informazioni sul trattamento dei dati personali, che devono essere concise, trasparenti, intelligibili, facilmente accessibili e formulate con un linguaggio semplice e chiaro, specialmente nel caso d’informazioni destinate ai minori.

Massima attenzione, infine, al ricorso a cookie e altri strumenti di tracciamento: lo schema di decreto dovrà espressamente richiamare le Linee guida predisposte dal Garante in materia, assicurando, in ogni caso, la piena fruibilità del sito o del servizio digitale anche quando l’utente non intende prestare il proprio consenso all’archiviazione di informazioni sul proprio dispositivo o all’accesso alle informazioni ivi archiviate.

Le pubbliche amministrazioni, sottolinea l’Autorità, devono valutare attentamente l’effettiva necessità di far ricorso a questi strumenti rispetto alle finalità perseguite, e indicare nell’informativa del sito l’uso di cookie o altri identificatori.

Nei rapporti con i fornitori di servizi di hosting o cloud computing, rispetto ai quali la PA agisce in qualità di titolare, qualora essi siano stabiliti in Paesi terzi, occorre rispettare le regole per il trasferimento dei dati personali in tali Paesi.

Siti web PA: il supporto della Golem Net

Risulta pertanto importante che una Pubblica Amministrazione abbia un sito web istituzionale in piena linea con i nuovi standard di accessibilità e usabilità.

Per questo la Società Golem Net, qualificata come Azienda per fornire prodotti in modalità SaaS (Software as a service), offre il proprio supporto agli Enti che devono adeguare e ottimizzare il proprio sito a tutti i nuovi principi.

Tutti prodotti web sono installati su Cloud Server presente su marketplace AgID.

In materia di Trasparenza Amministrativa, grazie al pacchetto SitiPA, si mette a disposizione dell’Ente una soluzione completa e conforme agli obblighi normativi dei siti web della Pubblica Amministrazione.

Inoltre, tramite il modulo web di Golem Net, Online PA, risulta semplificato l’inserimento e la contestuale gestione degli atti da pubblicare nell’Home Page del sito web istituzionale, nelle sezioni apposite previste dalla normativa.

Si tratta di Software pienamente accessibili e che seguono pedissequamente la Direttiva UE 2016/2102.

Le soluzioni software e le piattaforme offerte da questa Azienda, in conclusione, rappresentano una soluzione tecnologica conforme ai principi delineati dalla Direttiva sopra citata.

È possibile richiedere una demo personalizzata di SitiPA cliccando sul banner qui di seguito.

Il testo completo del parere del Garante della Privacy

A questo link potete consultare il testo completo del parere.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it