Dal 6 luglio sarà attivo l’Inad, l’Indice nazionale dei domicili digitali e diversi servizi saranno accessibili dall’indirizzo Pec: ecco quali sono.
Servizi Pec 6 luglio: come annunciato dall’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, dal 6 luglio sarà lanciato l’Inad, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali.
Si tratterà di una sorta di “elenco delle pagine gialle” degli indirizzi di posta elettronica.
I cittadini indicheranno un indirizzo Pec, al quale le pubbliche amministrazioni potranno inviare tutte le comunicazioni con valenza legale. Chiunque potrà consultarlo liberamente dall’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, ma solamente inserendo il codice fiscale della persona di cui si vuol conoscere il domicilio digitale.
Ma quali saranno i servizi disponibili tramite Pec a partire dal 6 luglio? Vediamoli insieme.
Servizi Pec 6 luglio: ecco quali saranno
A partire dal 6 luglio, quindi, le pubbliche amministrazioni utilizzeranno il domicilio digitale per inviare le comunicazioni ai cittadini.
Ovviamente solo se il cittadino è in possesso del domicilio digitale, altrimenti non cambierà nulla e la Pubblica Amministrazione continuerà ad inviare le comunicazioni tramite raccomandata.
Tra le comunicazioni che potranno essere inviate tramite Inad, troviamo:
- Rimborsi e detrazioni fiscali;
- Accertamenti;
- Cartelle esattoriali;
- Verbali di sanzioni amministrative;
- Qualunque altra comunicazione con valore legale di notifica.
Come attivare il proprio indirizzo Pec
Per poter attivare il proprio indirizzo Pec, basterà andare a questo link e cliccare sulla dicitura “Attiva il tuo Domicilio”. Tutti gli indirizzi saranno attivati a partire dal 6 luglio 2023.
Per potersi registrare, occorrerà essere in possesso dello Spid, della CIE o della CNS e poi bisognerà scegliere e inserire il proprio indirizzo Pec.
I professionisti all’Ordine di appartenenza avevano già l’obbligo di utilizzare un indirizzo PEC, per ricevere le notifiche ufficiali. Entro il 6 luglio, dovranno confermare il proprio domicilio digitale oppure indicarne un altro, diverso da quello professionale, se vorranno tenere distinti i due ambiti.
Come dichiarato dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, si tratta di
“un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali, che comporterà un risparmio significativo di tempi e costi. Ci consentirà di compiere un passo avanti fondamentale per la digitalizzazione del Paese e la semplificazione”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it