Sul portale degli Acquisti in Rete della PA arrivano alcuni interessanti suggerimenti volti a facilitare la richiesta del CIG sulla piattaforma e la compilazione delle schede predisposte dall’Anac.


Con l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2024, dell’obbligo di utilizzo delle piattaforme digitali per tutti gli appalti pubblici, e l’integrazione el’ interoperabilità del MePA con la piattaforma Contratti Pubblici dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, sono molte le novità con cui avranno a che fare gli utenti.

Scaduto ormai il termine del regime transitorio tra D.Lgs. 50/2016 e D.Lgs. 36/2023, dal 1° gennaio 2024 tutti gli Enti, di qualsiasi status e natura giuridica, devono obbligatoriamente gestire le diverse fasi della procedura d’appalto – programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione – in modalità telematica attraverso piattaforme di e-procurement certificate da AgID, in conseguenza della digitalizzazione introdotta dal nuovo Codice, obiettivo chiave del PNRR.

Le novità a seguito dell’integrazione con la PCP

L’integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) di ANAC concentra i servizi erogati in precedenza da diversi sistemi:

  • Il Servizio Contratti Pubblici (SCP);
  • La Gazzetta Ufficiale (GURI);
  • La pubblicità a livello comunitario (eForm);
  • La gestione dell’European Single Procurement Document (ESPD);
  • SIMOG e SmartCig, per l’erogazione del CIG e il monitoraggio del ciclo di vita dei contratti.

Attraverso l’integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici , grazie al modulo Anacform e eFORM, è possibile gestire direttamente su Acquisti in Rete:

  • la richiesta dei CIG;
  • la pubblicazione di Gare e negoziazioni sulla piattaforma per la pubblicità legale;
  • la pubblicazione di Gare e negoziazioni nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea;
  • la gestione delle fasi successive alla pubblicazione;
  • la nomina di ulteriori utenti per avere supporto nella gestione operativa sul sistema.

Richiesta CIG e compilazione schede Anac, alcune indicazioni utili

Per questo motivo sulla piattaforma di e-procurement istituzionale arrivano suggerimenti importanti, con delle vere e proprie mini-guide, dedicate a chi deve adempiere a tutti i nuovi adempimenti previsti dall’anno in corso.

Scopriamo dunque nel dettaglio le istruzioni operative per evitare errori e incongruenze durante tutte le fasi.

Le fasi per la richiesta e la gestione del CIG

La richiesta e la gestione del CIG avverranno tramite integrazione con la Piattaforma dei Contratti Pubblici di ANAC per:

  • Ordini o Appalti specifici inviati su Convenzioni e Accordi quadro attivati sul nuovo Sistema di e-Procurement dopo il 1° gennaio 2024. Dopo tale data verranno comunque cancellati gli AS, gli Ordini in bozza e le bozze relative a fasi avviate e non concluse
  • Ordini, RdO o gli Appalti specifici inviati dopo il 1° gennaio sui Mercati telematici (MePA e SDAPA). Dopo tale data verranno comunque cancellati gli AS, gli Ordini e le negoziazioni risultanti in bozza al 31/12*
  • Gare in ASP e Gare su delega pubblicate dopo il 1° gennaio 2024. Dopo tale data verranno comunque eliminate automaticamente tutte le gare risultanti in bozza al 31/12

Come comunicato dalla stessa Autorità saranno automaticamente eliminati i CIG acquisiti tramite SIMOG entro il 31 dicembre 2023 ma non riferiti a procedure pubblicate entro la stessa data.

Un video sugli step per ottenere il CIG

Sono diversi i passi operativi che la Pa compie per richiedere un CIG per tutte le tipologie di acquisto (sia per un acquisto da catalogo sia per le negoziazioni del MePA, del Sistema dinamico di acquisizione o di una gara in ASP).

Per questo motivo nella sezione della Piattaforma dedicata al Supporto è disponibile un filmato che illustra tutti gli step che le Pubbliche Amministrazioni devono attuare per ottenerlo tramite l’integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) di Anac.

Il video è disponibile nel player qui di seguito.

Riattivazione temporeanea della Smart CIG

Si fa anche presente che l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha preso la decisione di riattivare temporaneamente la smart CIG per gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro, estendendo questa possibilità fino al 30 settembre 2024. Questa iniziativa è volta a facilitare una transizione più agevole verso l’amministrazione digitale per le autorità locali, offrendo un’alternativa nel caso in cui si riscontrino difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme telematiche certificate.

È importante sottolineare tuttavia che a partire dal 1° ottobre 2024 diventerà obbligatorio utilizzare piattaforme certificate anche per gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro.

Suggerimenti per la compilazione delle schede Anac

Inoltre, all’interno della Wiki del nuovo MePA, è presente anche un paragrafo dedicato dedicato alla compilazione delle Schede ANAC.

Qui di seguito un riepilogo completo:

  • Campo “Id partecipante”: nel caso di affidamenti diretti, le schede ANAC di riferimento richiedono la compilazione del campo “id partecipante”. Occorre dunque individuare univocamente un concorrente, quindi in caso di raggruppamenti deve essere indicato lo stesso ID per tutti i membri del raggruppamento. Per la valorizzazione di tale campo inserire il codice identificativo univoco (UUID) generato automaticamente attraverso il link https://www.uuidgenerator.net/. Le schede Anac che richiedono questa informazione sono: S1, S2, S4, SC1, AD5, AD4, AD3, AD2_28, AD2_27, AD2_26, AD2_25,A1.29, A1.30, A1.31, A1.32, A1.33 .
  • Campo “Codice Ausa”: il codice Ausa deve avere la lunghezza di 10 cifre, pertanto si rende necessario aggiungere tanti zeri iniziali a completare le cifre mancanti.
  • Campo CCNL: è obbligatorio, editabile manualmente dall’utente ed è presente nelle seguenti schede: AD2.25, AD2.26, AD2.27, AD2.28, AD3, AD4, AD5, P7.2, P1.10, P1.11, P1.16, P1.17, P1.18, P1.19, P1.20. Nelle casistiche in cui il RUP non ha esigenze di compilarlo, è possibile inserire NON APPLICABILE.
  • Caratteri speciali: nel compilare l’Anacform è necessario eliminare dai campi descrittivi i caratteri speciali e le lettere accentate.
  • Possibili errori nella richiesta CIG:
    • errore reg 35 non è stato indicato il valore componente servizi: compilare il campo Importo servizi in € con un valore maggiore di zero sotto la sezione Aggiudicazioni – Quadro Economico Standard anche se non obbligatorio;
    • errore reg 36 non è stato indicato l’importo componente forniture: compilare il campo Importo componente forniture in € con un valore maggiore di zero sotto la sezione Aggiudicazioni- Quadro Economico Standard anche se non obbligatorio;
    • errore Si è verificato un errore, i sistemi di Anac non sono riusciti a portare a termine la richiesta di creazione dei CIG, correggi gli errori e risottometti la richiesta: è necessario verificare che nel campo Oggetto sotto la sezione Dati generali di Gara- Dati base e nel campo Oggetto sotto la sezione Aggiudicazioni-Dati base non siano presenti caratteri speciali (incluse lettere accentate); nel caso di scheda P7_2 il CUP è un dato obbligatorio per ANAC, pertanto è necessario inserire questa informazione (15 caratteri alfanumerici) per ogni lotto (ANACFORM-LOTTO N – Cup Lotto).
    • ERRORE 69: verificare il codice di centro di costo che deve avere una formattazione simile al seguente esempio: B70001BC-715D-4661-9CBF-EB485C49CE11 (5 blocchi alfanumerici separati da trattino e con le lettere in maiuscolo)

Infine si rammenta che per conoscere le varie schede che è possibile selezionare sul Sistema dalla sezione GESTIONE ANAC FORM e EFORM è disponibile questo documento.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it