Il mondo degli appalti pubblici in Italia sta abbracciando un nuovo livello di trasparenza e certificazione digitale con l’introduzione del Registro Piattaforme Certificate (RPC) sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).


L’introduzione del Registro Piattaforme Certificate rappresenta un passo avanti nella modernizzazione e nella trasparenza degli appalti pubblici in Italia. Questa iniziativa non solo agevola il monitoraggio e la valutazione delle piattaforme digitali coinvolte, ma promuove anche una maggiore fiducia e integrità nel settore degli appalti, avvicinando l’Italia agli standard internazionali di buona pratica.

Scopriamo dunque quali sono le novità e come funzionerà questo nuovo strumento.

Parte il registro delle piattaforme certificate per gli appalti

L’istituzione del registro è guidata da un chiaro obiettivo: raccogliere e rendere disponibili dettagliate informazioni sulle Piattaforme di fornitura digitale che hanno ricevuto la “Dichiarazione di conformità di piattaforma“. Questa dichiarazione non è semplicemente un atto formale, ma costituisce una certificazione essenziale che abbraccia diversi aspetti chiave delle piattaforme stesse.

In primo luogo funge da garanzia per i componenti delle piattaforme digitali coinvolte negli appalti. Questi componenti, che possono variare da sistemi software avanzati a infrastrutture tecniche complesse, vengono valutati e certificati per garantire che rispondano agli standard di qualità richiesti.

La certificazione si estende anche ai soggetti titolari delle piattaforme, che possono essere enti pubblici o privati. Questo aspetto è cruciale per garantire che coloro che gestiscono e operano su queste piattaforme abbiano la competenza e l’affidabilità necessarie per assicurare un processo di approvvigionamento efficiente e trasparente.

Infine, la certificazione riguarda i gestori delle piattaforme. Questo include un’analisi attenta delle competenze, delle procedure e delle pratiche gestionali adottate

Tutto questo processo di certificazione è guidato e regolamentato dalle nuove disposizioni del Codice degli Appalti. Ciò implica che le piattaforme certificate sono in piena conformità con le normative e gli standard stabiliti per promuovere l’integrità e l’efficienza negli appalti pubblici.

Come certificare le piattaforme?

Il portale dei dati aperti Anac ha attivato la sezione dedicata al Registro Piattaforme Certificate, accessibile tramite il seguente link: http://dati.anticorruzione.it/#/regpiacert.

Per certificare le piattaforme di approvvigionamento digitale è possibile inoltre seguire le istruzioni fornite dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

Il processo di certificazione dei componenti prevede i seguenti task:

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it