La trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti pubblici sarà meno ferrea: lo prevede il Milleproroghe. E l’ANAC lancia il suo appello a Governo e Parlamento.
Pubblicazione Redditi Dirigenti Pubblici: l’ANAC chiede a Governo e Parlamento di non allentare la presa sull’obbligo.
In un recentissimo Comunicato, infatti, l’Autorità invia una Segnalazione a Governo e Parlamento sul decreto Milleproroghe con la richiesta esplicita di non sospendere la pubblicazione dei compensi dei dirigenti pubblici.
A questo link potete consultare le retribuzioni medie e gli arretrati stipendiali dei Segretati Comunali aggiornati all’ultimo CCNL Dirigenti Pubblici.
Infatti, in base a quanto previsto nel Decreto sopra citato, si mette in stallo per un anno il meccanismo di sanzioni. E inoltre si ridimensiona l’obbligo di pubblicità dei redditi di deputati, senatori e loro congiunti e parenti.
L’Accesso Civico
Secondo quanto previsto dal decreto legislativo 33 del 2013, la norma che si occupa per l’appunto di Accesso Civico, si dispone la possibilità per tutti i cittadini di conoscere come agisce una pubblica amministrazione, quanti dirigenti ha, qual è il loro curriculum e quali le loro retribuzioni.
A rimpolpare questo diritto per i cittadini ci ha pensato anche il FOIA (Freedom of Informaction Act) Italiano, che prevede strumenti di ausilio per i cittadini nel formulare al meglio le loro richieste d’accesso. Un aiuto che si realizza sia in termini di individuazione della corretta PA, sia sulla tipologia di accesso agli atti da effettuare.
Adesso il Milleproroghe prevede un piccolo blocco a tutta la normativa prevista finora sugli obblighi per le PA di Accesso Civico.
Pubblicazione Redditi Dirigenti Pubblici: l’ANAC chiede di non sospenderla
Così arriva l’appello dell’ANAC, volto ad apportare alcune modifiche al testo attualmente all’esame della Camera dei deputati per quanto riguarda gli obblighi di trasparenza. Nello specifico, l’Anac ha chiesto di correggere “imprecisioni e incoerenze che potrebbero dar luogo a notevoli criticità e dubbi interpretativi”, formulando apposite proposte di modifica.
In linea con quanto statuito dalla sentenza 20/2019 della Corte costituzionale, ha pertanto sollecitato il Legislatore a graduare gli obblighi di pubblicazione dei dati patrimoniali e reddituali in relazione al ruolo, alle responsabilità e alla carica ricoperta dai dirigenti pubblici.
In base a quanto previsto dal decreto, infatti, queste informazioni saranno oggetto di comunicazione all’amministrazione di appartenenza ma non di pubblicazione online.
L’Anac ha inoltre chiesto di non sospendere la pubblicazione dei compensi dei dirigenti (come invece potrebbe lasciar intendere il testo). Questo anche in relazione al fatto che sul punto la Consulta ha dichiarato la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale.
Infine, poiché la norma attribuisce all’Autorità rilevanti poteri di regolazione e di vigilanza in materia di trasparenza, nella segnalazione viene suggerito di coinvolgere anche l’Anac nella stesura del Regolamento interministeriale che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre 2020.