Entro il 2024, saranno introdotte nuove funzionalità sul Fascicolo Sanitario Elettronico, come il pagamento dei ticket e le prenotazioni online.


Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è un servizio online che raccoglie i dati medici dei cittadini (come verbali del pronto soccorso, cartelle cliniche e ricette), per renderli più accessibili a tutti.

Si tratta di una vera e propria scommessa per la sanità digitale e per la telemedicina, entrambe supportate dal Pnrr, che ci ha investito 1,3 miliardi di euro.

Negli ultimi tempi, il Governo ha deciso di implementare questo strumento, mettendo a disposizione nuovi servizi, che saranno attivi entro la fine del 2024.

Ecco quali saranno.

Fascicolo Sanitario Elettronico: quali saranno le nuove funzionalità

Le nuove funzionalità del Fascicolo Sanitario Elettronico saranno quattro:

  • Consultazione dei documenti;
  • Prenotazione delle prestazioni sanitarie;
  • Scelta e revoca del medico di famiglia;
  • Pagamento delle prestazioni, mediante la piattaforma PagoPA o AppIo.

Inoltre, sarà reso disponibile un nuovo “cruscotto” sul sito del Dipartimento trasformazione digitale, che darà una panoramica dettagliata sull’utilizzo del Fse, sia per gli utenti che per i professionisti del settore sanitario.

A dare l’annuncio sono stati il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

Come dichiarato da Butti, nel 2026, al momento della scadenza del Pnrr, l’Italia sarà il

“primo Paese d’Europa nel realizzare un nuovo medium per la sanità italiana, dotato di un Personal Health Record completo”.

Ovvero una sorta di raccolta, disponibile e accessibile ad ogni cittadino sul territorio italiano, contenente le informazioni sanitarie cruciali, come le lettere di dimissione ospedaliera, i referti di laboratorio e le ricette elettroniche.

Quanto è utilizzato il Fascicolo Sanitario Elettronico?

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento accessibile dal 2012, ma è da due anni che si è diffuso maggiormente, grazie all’adeguamento tecnologico dei software utilizzati, che producono i documenti e che alimentano lo strumento.

Secondo i dati dell’Osservatorio Sanità digitale della School of Management del Politecnico di Milano, nell’ultimo anno, il 35% dei medici specialisti e il 48% dei medici di famiglia hanno fatto accesso al Fse.

È cresciuta anche la percentuale di utilizzo da parte dei cittadini, passando dal 35% al 41%.
Allo stesso tempo, però, rimane ancora alta la percentuale delle strutture che non alimentano il Fascicolo Sanitario Elettronico coi dati raccolti o che caricano i dati in formati non strutturati.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it