Il Dottor Simone Chiarelli, con il supporto del Dottor Marco Orlandi, ha reso disponibile un video di approfondimento dedicato alle notifiche a mezzo PEC alla luce della riforma Cartabia.


Il testo approvato negli scorsi mesi dal Governo interviene sulla riforma del processo penale e del sistema sanzionatorio (la cosiddetta Riforma Cartabia) e stabilisce, nel pieno rispetto della cornice del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nell’ambito della riforma Cartabia, in particolare, ci sono rilevanti novità in materia di notificazioni a mezzo PEC.

Infatti con la Riforma Cartabia, la PEC è diventata – a tutti gli effetti – il principale strumento di notificazione degli atti giudiziari.

Ai sensi del nuovo comma 5 dell’art. 137 c.p.c., gli avvocati avranno infatti l’obbligo della notifica a mezzo PEC qualora il destinatario sia un soggetto obbligato a munirsi di un indirizzo PEC risultante da pubblici elenchi, ovvero abbia eletto domicilio digitale a norma del d.lgs. n. 82/2005

La Riforma Cartabia ha previsto anche le notificazioni “senza limiti orari” e due diversi momenti per il perfezionamento della notifica. Per il notificante questa si perfeziona nel momento in cui è generata la ricevuta di accettazione, per il destinatario si raggiunge la regolare notificazione nel momento in cui è generata la ricevuta di avvenuta consegna.

Tuttavia, se quest’ultima è generata tra le 21 e le 7 del mattino del giorno successivo, la notificazione si intende perfezionata per il destinatario alle ore 7.

Notifiche a mezzo PEC alla luce della riforma Cartabia

Per un approfondimento sulle novità previste, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video con il supporto del Dottor Marco Orlandi.

Potete visualizzare il video completo nel player qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli e di Marco Orlandi