pnrr-pa-migrazione-cloudCon la scadenza imminente dell’Avviso della Misura 1.1 “Infrastrutture digitali” del PNRR si cerca di fare un bilancio sulle Pa centrali e le aziende sanitarie che hanno già effettuato la migrazione al cloud: quali sono i dati allo stato attuale?


Ovviamente si tratta di un periodo di particolare “fermento” per completare la migrazione di dati e servizi critici verso il Polo Strategico Nazionale (PSN).  Le amministrazioni interessate (Pa centrali e aziende sanitarie e ospedaliere) devono aderire entro il 31 maggio 2024.

La dotazione finanziaria dell’Avviso del Dipartimento per la Trasformazione Digitale è di 224,7 milioni di euro: si tratta dunque di una significativa opportunità per i Ministeri e le Agenzie fiscali, nonché per le singole articolazioni organizzative di primo livello come Direzioni generali, Dipartimenti e Comandi, che desiderano trasferire i propri dati e servizi al PSN.

Ma qual è lo stato delle cose in questo momento? Le Pa sono in linea con i tempi o si potrebbe fare di meglio?

Gli obiettivi dell’avviso pubblico

La Misura finanzia vari tipi di migrazione, con livelli di complessità crescenti, per indirizzare le amministrazioni verso soluzioni di alta qualità, migliorando i servizi offerti ai cittadini.

Si tratta di emolumenti destinati a garantire la sicurezza degli asset strategici dello Stato mediante la creazione di un’infrastruttura altamente affidabile e la migrazione dei sistemi informatici delle Pa centrali e delle strutture sanitarie verso il PSN.

Il Polo Strategico Nazionale rappresenta proprio l’infrastruttura ad alta affidabilità che ha l’obiettivo di dotare le amministrazioni di tecnologie e infrastrutture cloud che possano beneficiare delle più alte garanzie di precisione, resilienza e indipendenza.

A novembre 2023, sono stati aggiornati i target del PNRR per assicurare che entro settembre 2024 le Pa aderenti al PSN abbiano migrato almeno un servizio in cloud. Inoltre, per il target finale di giugno 2026, almeno il 40% dei servizi dovrà essere trasferito alle soluzioni cloud del PSN.

La rimodulazione dei target rafforza il principio “cloud first” della Strategia Cloud Italia, che obbliga le amministrazioni a preferire soluzioni cloud, limitando l’uso di altre modalità di trasferimento. Questo approccio garantisce una maggiore efficienza e qualità nei servizi pubblici, in linea con gli obiettivi del PNRR e della trasformazione digitale nazionale.

Misura 1.1 PNRR: quante Pa hanno effettuato la migrazione al cloud?

Attualmente, circa 230 enti, tra Pubbliche amministrazioni centrali (PAC), Aziende Sanitarie Locali (ASL) e Aziende Ospedaliere (AO), hanno iniziato il processo di migrazione in cloud.

Nello specifico 144 PAC, inclusi Ministeri e Prefetture, e 89 strutture sanitarie, hanno avviato la migrazione in cloud attraverso una Convenzione con il Dipartimento per la trasformazione digitale.

Questo sforzo sembrerebbe in linea con gli obiettivi del PNRR, che mira a far migrare almeno un servizio in un campione di 100 tra questi enti sull’infrastruttura del PSN entro settembre 2024.

Tuttavia, è importante riflettere criticamente sul reale impatto di queste adesioni. Il numero potrebbe sembrare ottimo, soprattutto per l’alto coinvolgimento delle Pa centrali: tuttavia considerando il numero totale degli enti, che si avvicina comunque alle 300 unità totali.

Oltretutto bisogna anche dare atto del perimetro ristretto di questo avviso: nelle intenzioni, infatti, il PSN dovrebbe ospitare i dati ed i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali, delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti). E su questo punto siamo ovviamente ancora molto indietro, visto che la deadline finale comunque non andrà sicuramente oltre giugno 2026.

La proporzione di adesioni può quindi sollevare alcuni dubbi sui tempi effettivi per la realizzazione di questo grande progetto e sulla capacità di molte amministrazioni di adeguarsi rapidamente alle nuove direttive.

È fondamentale chiedersi pertanto se finora la partecipazione sia stata sufficientemente incentivata e se le amministrazioni dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per un’adozione efficace del cloud. La migrazione al PSN richiede non solo investimenti finanziari ma anche un significativo impegno organizzativo e culturale. Nonostante gli sforzi e gli incentivi economici, la realtà delle adesioni suggerisce, in conclusione, che c’è ancora molto da fare per coinvolgere un numero maggiore di enti in questo cruciale processo di trasformazione digitale.

L’avviso e gli allegati


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it