La digitalizzazione dei contratti pubblici disposta dal D.Lgs. 36/2023 richiede che dal 1° gennaio le Stazioni Appaltanti trasmettano alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici tutte le informazioni sul ciclo di vita dell’appalto tramite piattaforme di approvvigionamento digitale certificate: vediamo in che cosa consiste l’interoperabilità con i sistemi nazionali ANAC e che cosa comporta sotto il profilo operativo.
Scaduto il termine del regime transitorio tra D.Lgs. 50/2016 e D.Lgs. 36/2023, dal 1° gennaio 2024 tutti gli Enti, di qualsiasi status e natura giuridica, dovranno obbligatoriamente gestire le diverse fasi della procedura d’appalto – programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione – in modalità telematica attraverso piattaforme di e-procurement certificate da AgID, in conseguenza della digitalizzazione introdotta dal nuovo Codice, obiettivo chiave del PNRR.
L’attuazione della riforma contenuta negli artt. 19-36 del D.Lgs. 36/2023 richiede non soltanto un cambio radicale di paradigma – dall’”era della carta” basata sui processi burocratico-amministrativi alla trasposizione digitale dei processi d’acquisto – ma anche la realizzazione di un’infrastruttura digitale articolata e complessa – la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (art. 23) – in cui tutti gli attori di settore possono e devono scambiarsi dati in tempo reale tramite la cosiddetta interoperabilità.
L’ecosistema nazionale di e-procurement (art. 22, D.Lgs. 36/2023)
L’infrastruttura che rende possibile lo svolgimento delle procedure di affidamento in modalità digitale vede al centro la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), gestita da ANAC, che racchiude al proprio interno:
- La Piattaforma contratti pubblici (PCP), la banca dati dove confluiscono tutti i dati sugli appalti inviati dalle S.A. dalle piattaforme certificate e interoperabili a loro disposizione ed è possibile accedere agli e-service ANAC, tra cui la richiesta del CIG (non più su sistema separato SIMOG/SmartCIG)
- Il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) per la verifica delle cause di esclusione e l’attestazione dei requisiti
- L’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA), la cui iscrizione è obbligatoria ai fini della qualificazione
- La Piattaforma per la pubblicità legale, per la pubblicità nazionale ed europea di bandi e avvisi di appalti pari o inferiori alle soglie di cui all’art. 14
- Il Casellario informatico, la banca dati con le notizie, le informazioni e i dati sugli OE che hanno già partecipato a procedure pubbliche di selezione
- L’Anagrafe degli Operatori Economici, in cui vengono censiti gli OE coinvolti nei contratti pubblici
Affinché la BDNCP sia costantemente aggiornata e alimentata, è necessario che vi sia un efficiente e tempestivo interscambio di dati con le banche dati statali dove sono contenute le informazioni necessarie alle Stazioni Appaltanti e agli Enti concedenti per gestire il ciclo dell’appalto, e con le piattaforme di approvvigionamento in uso alle S.A., dove le procedure vengono concretamente gestite.
Di conseguenza, tutti gli affidamenti sopra e sotto soglia devono essere obbligatoriamente espletati su piattaforme certificate e interoperabili.
Interoperabilità tra le piattaforme di e-procurement certificate e la BDNCP
L’interoperabilità è il processo attraverso il quale le piattaforme per la gestione degli acquisti pubblici accedono ai servizi messi a disposizione dai sistemi nazionali ANAC – come ad esempio il FVOE – e inviano di rimando alla BDNCP di ANAC i dati richiesti per lo svolgimento e la trasparenza dell’appalto, secondo specifiche tecniche definite dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
AgID rilascia alle piattaforme conformi alle specifiche di interoperabilità la certificazione, che attesta la validità dello strumento per gestire digitalmente gli appalti secondo i dettami del Codice.
Il principio di unicità dell’invio
Ai sensi dell’art. 19, comma 2, del Codice, “ciascun dato è fornito una sola volta a un solo sistema informativo, non può essere richiesto da altri sistemi o banche dati, ma è reso disponibile dal sistema informativo ricevente”: per questo motivo è essenziale che tutti i nodi del sistema siano interconnessi.
Responsabilità del RUP e deleghe
L’invio tempestivo alla PCP di ANAC delle schede informative necessarie in ogni fase della procedura d’appalto spetta al Responsabile Unico di Progetto e ai delegati di sua nomina, ufficialmente registrati all’AUSA.
DGUE in formato nativo digitale (art. 91, D.Lgs. 36/2023)
Il nuovo Codice degli appalti prescrive la redazione del documento di gara unico europeo in formato digitale e conforme al modello di formulario approvato dalla Commissione UE. Le Stazioni Appaltanti dovranno quindi mettere a disposizione degli OE la eDGUE request tra i documenti di gara, inserendo anche i requisiti di carattere speciale, permettendo agli operatori di generare la eDGUE response sulla piattaforma sulla piattaforma di approvvigionamento digitale della S.A.
Adempimento degli obblighi di trasparenza relativi a bandi di gara e contratti
Dal 1° gennaio 2024 gli obblighi di pubblicazione relativi ai contratti pubblici sono assolti mediante invio tempestivo dei dati alla BDNCP tramite piattaforma di e-procurement certificata e pubblicazione in Trasparenza del relativo collegamento ipertestuale, secondo le disposizioni della Delibera ANAC n. 264/2023, come modificata e integrata con Delibera n. 601 del 19 dicembre 2023. Le Stazioni Appaltanti inoltre pubblicano nella sezione Amministrazione Trasparente atti, dati e informazioni che non devono essere comunicati alla BDNCP e che sono oggetto di pubblicazione obbligatoria.
Obbligo ai fini del mantenimento della qualificazione per SA e CUC
Le Stazioni Appaltanti e le Centrali di Committenza già in possesso della qualificazione hanno l’obbligo di comunicare ad ANAC entro il 31 gennaio 2024 la disponibilità e l’utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale (artt. 25-26 D.Lgs. 36/2023), di proprietà o accessibili tramite contratti di servizio con soggetti terzi. In caso di mancata comunicazione, la qualificazione decadrà dal 1° febbraio. La comunicazione va inserita nell’apposito applicativo “Qualificazione stazioni appaltanti”.
Per soddisfare il requisito, non è infatti sufficiente ricorrere a piattaforme di terze parti, come il MePA – Acquisti in Rete o le piattaforme regionali.
Acquisti Telematici 11.0: piattaforma certificata AgID per la piena interoperabilità con ANAC
Grazie al nuovissimo modulo di interoperabilità ANAC Connector, la suite Acquisti Telematici assicura la perfetta aderenza ai requisiti di interoperabilità con i sistemi nazionali ANAC per tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti:
- Creazione e avvio della procedura
- Acquisizione CIG
- Partecipanti e verifica requisiti
- Schede di aggiudicazione
- Esecuzione del contratto
- Adempimenti di trasparenza
La Responsabile di prodotto di Acquisti Telematici, Dott.ssa Ilaria Mariotti, commenta così l’ottenimento della certificazione AgID:
“Siamo fieri di annunciare che la nostra piattaforma Acquisti Telematici ha ottenuto la certificazione AgID lo scorso 13 dicembre 2023, rispettando tempestivamente i dettami del Codice Appalti. Ciò dimostra il nostro impegno costante nel garantire conformità normativa, ma la nostra visione va oltre. Rispetto ad altri player di settore, ci siamo impegnati a certificarci fin da subito per tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti, per garantire una digitalizzazione delle procedure integrale ed efficace. Di conseguenza la nostra suite offre tutte le schede necessarie a gestire le fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione del contratto per ogni tipologia di affidamento in interoperabilità con la BDNCP. La nostra missione resta quella di sempre: fornire soluzioni affidabili e orientate al futuro, su misura delle Stazioni Appaltanti.“
Scegli DigitalPA come partner unico per disporre da subito di tutto ciò che serve ai RUP delle PA per gestire gli appalti con efficienza e rispetto della norma.
Fonte: DigitalPA (www.digitalpa.it)